E’ Sarah Disabato il nome del Movimento 5 Stelle per sfidare Alberto Cirio e anche Gianna Pentenero, la candidata indicata dal centrosinistra lo scorso 16 marzo in un gesto che segnava la fine delle trattative per un’alleanza giallo-rossa in Piemonte. Una fumata nera confermata anche dalla scelta dei pentastellati di convergere sul nome della presidente del gruppo consiliare pentastellato a Palazzo Lascaris e coordinatrice regionale del partito. Un annuncio che è stato ufficializzato da esponenti locali e nazionali del movimento, tra cui la vicepresidente Chiara Appendino, ex sindaca di Torino.
Ancora pochi giorni fa Gianna Pentenero aveva lasciato aperto uno spiraglio a un accordo in extremis: “Fino al giorno in cui si presentano le liste il margine è aperto e io rinnovo l’appello a chi interpreta il M5s sul nostro territorio, all’onorevole Appendino e al presidente Conte”, aveva detto la candidata del Pd.
M nelle sue prime dichiarazioni da candidata Disabato ha subito preso le distanze dal Pd: “Il M5s si differenzia dagli altri perché mette al centro i programmi e la squadra. E se dovessi scegliere una parola chiave – ha affermato – è diritti, che spesso nella nostra regione sono negati”.
Primo tema nel programma M5s, quello della sanità. “Serve coraggio nelle scelte, quello che è mancato in questi anni. E lo stanno pagando i piemontesi” ha sostenuto, sottolineando che “se i cittadini soffrono la carenza di servizi sanitari è perché la Regione non ha un piano socio sanitario, il che significa che la partita più importante è gestita alla giornata. Vogliamo partire dal lavoro che abbiamo fatto in Consiglio con le battaglie portate avanti in questi anni – ha aggiunto Disabato -, in cui non abbiamo solo fatto opposizione, ma siamo riusciti a portare idee che anche gli altri hanno condiviso e approvato”.
La parola d’ordine, ha sintetizzato la candidata, è “diritti, alla sanità per tutti, a un ambiente sano, al lavoro, diritti sociali, delle famiglie, delle donne, degli studenti”.
“Sono felice e orgogliosa per la candidatura di Sarah – ha detto Appendino – perché è una donna, giovane, capace, che conosce benissimo il Movimento, è molto tenace, appassionata, nelle battaglie in cui crede non molla mai e conosce molto bene la Regione. Una candidatura naturale”, ha aggiunto la vicepresidente nazionale M5s, sottolineando che “c’è bisogno di una guida nuova. Non è pensabile che, in un Piemonte malato, chi è stato causa di questo male, centrodestra e centrosinistra, possa essere colui o colei che dà la ricetta giusta”.