Mentre il movimento No Tav conferma l’appuntamento del prossimo weekend con il Festival Alta Velocità a Venaus, dopo le attese dei giorni scorsi, questa mattina un’operazione della Digos della questura di Torino nell’area del presidio dei Mulini ha messo i sigilli al presidio mentre si è proceduto alla ricerca di elementi per le indagini in riferimento ai disordini avvenuti sabato scorso, quando l’ala più oltranzista del movimento No Tav ha attaccato il cantiere di Chiomonte, in Val Clarea con razzi e bombe carta, tentando di aprire un varco nelle recinzioni. Secondo gli investigatori, dietro ai tafferugli ci sarebbe la regia anche di elementi del centro sociale Askatasuna di Torino.
Intanto, come detto, sabato torna l’appuntamento con il Festival Alta Felicità. Avernino Di Croce, sindaco di Venaus (Torino), alla presentazione della settima edizione del Festival: “Non c’è alcuna ragione per la quale io non debba dare l’autorizzazione a questa manifestazione in quanto i documenti che mi sono stati presentati dall’associazione sono tutti regolari”. “L’evento – ha proseguito il sindaco – è un bene anche per il territorio della Valle in quanto porta turismo e risorse per tutto il territorio”. Il primo cittadino è finito nelle scorse settimane sotto i riflettori della procura di Torino. “Sono stato indagato per la scorsa edizione, ma sono assolutamente sereno rispetto ai capi d’imputazione perché sono certo di avere già dimostrato la mia assoluta estraneità ai fatti che mi sono stati addebitati”.
Il Festival, come lo scorso anno, sarà ‘gemellato’ con il Climate Social Camp 2023 che si terrà a Torino dal 26 al 28 luglio, dove gli attivisti ambientalisti per “discutere, confrontarsi e crescere insieme per capire come proseguire la lotta per il clima e vincere questa sfida complessa, ma vitale”. Alta Felicità ospiterà concerti, incontri e dibattiti.