Nonostante tra i due ex fidanzati sia stato trovato un’accordo economico per il matrimonio saltato, resta aperto sui tavoli dei magistrati il fascicolo con l’accusa di violazione della privacy per il caso Segre-Seymandi, legato alla rivelazione di dati personali senza il consenso della vittima.
La vicenda della rottura tra il banchiere Massimo Segre e l’imprenditrice, con la passione per la politica, Cristina Seymandi, era finita quest’estate sulle pagine della cronaca, anche della stampa straniera, dopo che era stato pubblicato un video di una festa di compleanno, organizzata in una villa nella collina torinese, in cui Segre annunciava la rottura del fidanzamento con la Seymandi per presunti tradimenti di lei.
Il reato per violazione della privacy era stato contestato quando il caso era finito in procura ed è rimasto in piedi, in quanto è procedibile d’ufficio, anche se Seymandi ha ritirato la querela di parte.
Spetterà ora al pubblico ministero Roberto Furlan la decisione di andare avanti con l’inchiesta o se chiedere l’archiviazione.