Mentre Davide Gariglio dovrà rivolgersi a Parigi per poter leggere il dossier sui costi e benefici Tav, il vicepremier Luigi Di Maio ironizza sul progetto Torino-Lione.
Il deputato del Partito Democratico e membro in Commissione Trasporti a Montecitorio annuncia le sue intenzioni: «Sto cercando di contattare l’Ambasciata francese per verificare la possibilità di poter visionare, in qualità di deputato delle Repubblica Italiana, l’indagine costi benefici sulla Tav che ancora una volta il ministro Toninelli non ha voluto inviare al Parlamento nonostante le continue richieste pervenute anche da esponenti del suo stesso governo».
«Confido nella sensibilità politica dell’ambasciatore che rappresenta, ad oggi, l’unico cittadino sul territorio nazionale ad aver ricevuto questo documento», aggiunge Gariglio.
Dall’altra parte chi di Alta Velocità non vuole sentirne parlare: Luigi Di Maio. Il vicepremier e il ministro dello Sviluppo economico sull’argomento preferisce scherzare: «Spero che un giorno il Lione e il Torino possano giocare nello stadio della Roma, ma è l’unica cosa che vedo in comune tra la Tav Torino-Lione e lo stadio della Roma».
«Questo è un Movimento che vuole investire nelle grandi opere. Non ci sto più a questo gioco al massacro per cui, siccome diciamo che 20 miliardi di euro dei cittadini europei si possono spendere in altri investimenti, noi siamo contro le infrastrutture», conclude Di Maio.