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martedì, 3 Dicembre 2024

Strisce blu e permessi per i residenti

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Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

Scritto da Claudio Mellana
Mi levo il costume da umorista e vesto quello del cittadino quasi serio.
In questi giorni è uscita la “notiziona” che non bisognerà più esporre il permesso per la sosta residenti (cosa che però è già iniziata a maggio) perché, con i moderni mezzi della tecnica, si scannerizzeranno direttamente  le targhe e nessuno potrà più falsificare i permessi cartacei.
Bravi. Ma …
Il vero problema però rimane quello degli evasori.
Perché avendo legato il costo del permesso al reddito, chi è bravo ad evadere o non paga o paga il minimo.
Che poi a pensarci bene gli onesti già pagano le tasse in proporzione al reddito e non si capisce perché debbano pagare il permesso di sosta nuovamente in proporzione al reddito.
È la fregatura di essere onesti.
E allora perché l’acqua potabile non la si paga in proporzione al reddito? E la metro?
Un altro modo, democratico e contemporaneamente  ecologico, di far pagare il permesso, fregando gli evasori, però ci sarebbe.
Farlo pagare in base alla cilindrata e/o i CV della vettura. Più è piccola e meno si paga, più è grande  e più si paga. Ma non basta,
Le vetture elettriche, GPL/benzina o solo GPL, dovrebbero pagare di meno perché inquinano di meno.
Non era forse una giunta super ecologista quella dell’Appendino?

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