-2.6 C
Torino
lunedì, 2 Dicembre 2024

Riflessioni sui ballottaggi. Furia (PD): “Battaglia aperta tra noi e la Lega”

Più letti

Nuova Società - sponsor
Redazione
Redazione
Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

Paolo Furia, Segretario del Partito Democratico Piemonte, il giorno dopo i risultati dei ballottaggi fa delle riflessioni, in cui emerge il ritorno al bipolarismo tra sinistra e destra, con i grillini quasi fuori dai giochi.

Spiega Furia: «I ballottaggi di ieri raccontano di una battaglia tutta aperta tra centrosinistra e Lega. Gli altri attori, a partire dal Movimento 5 Stelle, appaiono decisamente in difficoltà, come il caso di Livorno, restituita al PD dopo cinque anni con il M5S, dimostra».

«Per quanto riguarda il Piemonte devono essere evidenziati alcuni punti: si conferma la differenza tra torinese e province: su cinque ballottaggi importanti, nella Città Metropolitana i candidati riconducibili al PD vincono in quattro posti (Beinasco, Chieri, Piossasco e Settimo Torinese). Anche a Rivoli, dove pure la sconfitta brucia, il nostro candidato si avvicina moltissimo alla forza vincente. Nel Piemonte2, invece, il PD si conferma a Verbania e a Bra: risultati tutt’altro che scontati considerando il trend generale».

Altro punto da tenere in considerazione secondo Furia è che «Non si riscontra l’effetto “tutti contro il PD” che ai ballottaggi delle amministrative 2016 si era constatato, non solo a Torino città. Anche nelle città delle province al voto ieri i nostri candidati perdono di misura e ci consegnano un centrosinistra tutt’altro che allo sbaraglio».

«La mia sensazione è che, al netto delle diversità territoriali nelle elezioni amministrative e delle qualità specifiche dei singoli candidati, sempre molto importanti, il PD abbia ripreso a essere un attore competitivo sulla scena politica», aggiunge Paolo Furia.

«C’è molto lavoro da fare. Dobbiamo ripartire dai territori, non per retorica, ma perché le migliori esperienze di ripresa e rilancio del PD si sono espresse a livello locale, sostenute da candidati credibili e radicati. Ecco perché ci tengo a ringraziare i nostri candidati sindaci e sindache, sia che abbiano vinto facendo un “miracolo”, come nel caso Settimo Torinese, sia che non ce l’abbiano fatta, in un contesto così difficile», conclude il segretario regionale del Pd Piemonte.

- Advertisement -Nuova Società - sponsor

Articoli correlati

Nuova Società - sponsor

Primo Piano