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La terra di mezzo

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Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

Ognuno deve essere libero di scegliere la propria via, ognuno deve poter decidere in maniera autonoma e libera di come cercare la propria libertà e felicità. Ma si vive in una comunità con delle regole. E non possiamo, oggi, dire che la Francia è un paese inospitale quando, fino a ieri, inauguravamo tratte ferroviarie o partecipiamo a gemellaggi o ad incontri di reciproco scambio.
Bisogna ricordare che è da maggio 2016 che la Francia (ed altri paesi) hanno ripristinato i controlli alle frontiere per gestire il flusso dei migranti e prevenire le minacce terroristiche. Non da marzo 2018!
L’ospitalità e l’accoglienza sono doveri cristiani ma non possiamo illudere chi non può essere accolto dai nostri vicini. La legge è chiara. Se poi si vuole andare contro legge, si invochi la disobbedienza civile.
Nel gennaio 2017 il consigliere Roberto Borgis ed io, con una interpellanza, sollevavamo il problema sulla sicurezza e immigrazione e sull’adesione al protocollo SPRAR. Conseguentemente al Comune di Bardonecchia venivano assegnati 12 migranti.
Ma i migranti “irregolari” sono nel frattempo aumentati. La situazione è peggiorata. Un’ala della stazione è stata adibita ad avamposto di accoglienza dei migranti ed una cooperativa ne gestisce il flusso ed inoltre molti migranti vengono soccorsi sui percorsi di attraversamento verso la Francia. La sala di aspetto della stazione di Bardonecchia viene chiusa di notte per impedirne l’utilizzo come dormitorio e la cittadina turistica è stata oggetto di continui articoli di giornale e servizi televisivi sulla problematica dell’immigrazione.
Il fenomeno è in aumento e sicuramente con l’arrivo della bella stagione e della scomparsa della neve potrà diventare critico. Questa estate potremmo adibire l’area di Campo Smith o quella della pineta (già peraltro “occupata” la scorsa estate da migranti) per aiutare chi viene respinto. Ma così non sarà e ringrazio il Sindaco di Bardonecchia, F. Avato che dalle pagine di un quotidiano ci rassicura :”Al momento la situazione è sotto controllo. La cosa più importante ora è far capire ai migranti che il sistema di accoglienza italiano offre più garanzie. Bisogna far comprendere che non è una buona idea andare in un paese inospitale come la Francia. Qui hanno più diritti e garanzie”.
Ma questa è una risposta insufficiente, l’occupazione abusiva deve essere perseguita ed interrotta. I Migranti irregolari devono essere portati nei centri di accoglienza, identificati ed eventualmente espulsi. Non possiamo permettere che le nostre città diventino centri di accoglienza a cielo aperto, o peggio che nei paesi turistici, si possa pensare di occupare gli appartamenti, case, scuole, chiese…
In Italia c’è bisogno di legalità , di certezza, di sicurezza e di tutela, ma soprattutto se si pensa che Bardonecchia abbia ancora una identità turistica allora è necessario difenderla fino in fondo!
 
Scritto da Cristiano Paisio con il contributo del Prof. Roberto Borgis

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