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sabato, 27 Luglio 2024

In Piemonte sono duemila i bambini non ancora vaccinati. Le opposizioni chiedono frequenza garantita fino a fine anno

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Interventi di buon senso che permettano ai duemila bambini piemontesi non ancora vaccinati di concludere l’anno scolastico serenamente. È l’appello che alcuni consiglieri di opposizione hanno rivolto oggi in aula all’assessora all’Istruzione Gianna Pentenero, facendo riferimento al fatto che il decreto parla di anno sperimentale.
Nonostante la copertura vaccinale abbia raggiunto, in Piemonte, l’obiettivo del 95 per cento, soglia di sicurezza raccomandata dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, a detta della consigliera del M5S Francesca Frediani: «C’è comunque ancora una grande confusione. I genitori vanno rassicurati in tutti i modi e si deve evitare che alla fine a pagare siano i bambini che vengono allontanati dalla scuola. La copertura raggiunta è un ottimo risultato e consente di agire con maggiore sensibilità, permettendo ai bimbi inadempienti di concludere l’anno».
Segnala grandi difficoltà a comprendere le circolari scolastiche, anche i consigliere (Msn) Gianluca Vignale secondo cui, nelle scuole, c’è confusione rispetto alla data dell’espulsione dalla scuola. «Allontanare bambini dal nido o dalla scuola materna è una follia educativa. Chiediamo che la frequenza a scuola sia garantita fino alla fine dell’anno». Francesco Graglia (Fi) parla di questione di buon senso. «Non posso che essere d’accordo a far concludere l’anno scolastico senza allontanamento dalle scuole ai bambini non vaccinati. Da mesi riceviamo messaggi da famiglie preoccupate. Sarebbe difficile spiegare ai bambini perchè non possono più andare a scuola».
«Non buttiamo fuori nessuno – rassicura Paolo Allemano (Pd) – è un percorso iniziato un anno fa, è sufficiente fissare un appuntamento per le vaccinazioni».
I passaggi previsti dalla normativa sono chiari ha precisato nel suo intervento l’assessora Pentenero. «Entro il 10 marzo le Asl hanno inviato alle scuole gli elenchi degli iscritti indicando l’eventuale dicitura “non in regola con gli adempimenti vaccinali”, o “non ricade nelle condizioni di esonero, omissione o differimento”. Entro il 20 marzo i dirigenti scolastici e i responsabili dei servizi educativi per l’infanzia e dei centri di formazione professionale hanno sollecitato per iscritto i genitori dei minori non in regola a depositare, entro 10 giorni dalla ricezione della comunicazione scritta, la documentazione comprovante l’effettuazione della vaccinazioni o l’esonero, l’omissione o il differimento delle stesse».
«Nella comunicazione che la Regione ha inviato alle scuole – ha aggiunto Pentenero – abbiamo ricordato che in tutti i servizi vaccinali è garantita la possibilità da parte delle famiglie dei soggetti inadempienti di ottenere la vaccinazione anche senza la prenotazione, ovviamente negli orari previsti dai singoli servizi per l’effettuazione dell’attività vaccinale. L’iter di applicazione della legge – ha concluso – è definito chiaramente e, in particolare in una Regione virtuosa come il Piemonte, sta avvenendo in modo graduale, dalla data di approvazione della legge, e nel rispetto delle procedure previste. L’invito al buon senso credo debba essere rivolto anche alle famiglie: ricordo infatti che i passaggi previsti dalla normativa sono concepiti esclusivamente a tutela della salute pubblica».
Una delegazione di genitori del Coordinamento “per la libertà di scelta”, ricevuti nella pausa della seduta del Consiglio dall’assessore Pentenero e dal vicepresidente Nino Boeti, si è detta pronta a «denunciare i dirigenti scolastici che escluderanno i bambini dalle scuole». Tutti dubbi e la confusione nascono, a loro parere, da una interpretazione controversa della legge che da un lato parla di anno transitorio ma dall’altra parla di procedimento amministrativo e di allontanamento dalla scuola.

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