Il post pubblicato ieri da Damiano Carretto sulla sua pagina Facebook e ripreso dagli organi di stampa è, da un lato, sintomo di un evidente malessere di alcuni consiglieri Cinque Stelle che non può, e non deve, essere sottovalutato e dall’altro pone alcuni seri interrogativi sulla capacità e sulla possibilità per la maggioranza Cinque Stelle di affrontare in modo coraggioso e strutturato le importanti sfide del prossimo mese.
Il Movimento Cinque Stelle ha vinto le elezioni comunali del 2016 forte del sostegno di molti cittadini appartenenti alle fasce più deboli promettendo loro il recupero delle periferie, negozi di vicinato, una città a misura d’uomo, giustizia sociale e cambiamento.
Se è vero che tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare, non si può non constatare come governare si è dimostrato, nei fatti, per il Movimento Cinque Stelle un compito molto più complesso di quanto aveva forse ingenuamente previsto.
Schiacciato fra difficoltà oggettive (pre-dissesto finanziario nei conti del Comune), alcune società partecipate sull’orlo del pre-dissesto (GTT e Infra.To) e difficoltà soggettive (evidente debolezza della squadra di governo), il Movimento Cinque Stelle si trova oggi a fare i conti con un sindaco che, per appartenenza sociale e per spirito di sopravvivenza, si è fatto attrarre dalle sirene del Sistema Torino tradendo molte aspettative dei militanti e dei gruppi che con entusiasmo avevano appoggiato la sua candidatura a Sindaco.
Da parte sua il Sindaco Appendino non ha saputo proporre (forse perché non l’aveva) al Movimento e alla Città la sua visione di governo della Città nella quale inserire con coraggio il piano di risanamento finanziario dei conti di Torino, primo tassello per il rilancio della Città.
Il Sindaco Appendino si è limitato a vivacchiare cercando di tamponare alla meno peggio i buchi di Bilancio senza proporre misure di respiro e portata strutturale.
Tutto ciò ha alimentato le contraddizioni del Movimento Cinque Stelle che sono emerse plasticamente nel post pubblicato da Damiano Carretto in occasione del G7 che si tiene in questi giorni a Torino, e che per come è stato gestito dalla Città si sta rivelando come un’occasione persa.
Le incertezze del Sindaco Appendino che ha tentato maldestramente di sottrarsi ai suoi doveri istituzionali cercando di placare così il dissenso di parte della sua maggioranza si sono rivelate come un tentativo mal riuscito di sottrarsi al confronto con quella parte di Città che ha sostenuto la sua candidatura sulla base di una piattaforma programmatica diversa da quella che in concreto sta cercando di attuare la Giunta Cinque Stelle.
Il malessere dei consiglieri Cinque Stelle potrebbe però portare ad una ulteriore e non sostenibile paralisi dell’attività di governo della Città.
Nel prossimo mese decisioni e scelte importanti attendono la Giunta e la maggioranza Cinque Stelle: il piano di rientro richiesto dalla Corte dei Conti, il salvataggio di GTT e Infra.To, il pareggio di Bilancio, la cessione delle partecipate, la scissione di FSU e la gestione di Iren, la trasformazione di Smat in azienda pubblica.
Si tratta di argomenti complessi che non possono essere affrontati con piccoli passi spinti solo dal desiderio di superare le emergenze, ma devono essere inseriti in una visione a medio-lungo termine volta al risanamento dei conti della Città.
In questa prospettiva le istanze poste da Carretto, quand’anche non condivisibili o condivise, meritano attenzione e non possono essere superate ripetendo slogan vuoti come “non ci sono soldi” o “è colpa di Fassino”.
La Città si attende dal Sindaco Appendino una proposta di risanamento seria e credibile che ponga in sicurezza i conti della Città e liberi risorse da destinare al sostegno dei più deboli.
E’ quindi giunto il momento per il nostro Sindaco Tentenna di prendere decisioni dimostrando di avere quel coraggio che fino ad oggi le è mancato. Se ciò dovrà portare il Sindaco a confrontarsi con l’ala movimentista del Movimento Cinque Stelle ben venga. Tutto ciò è la politica.
Scritto da Alberto Morano, consigliere comunale di Torino “Lista Morano”