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sabato, 27 Luglio 2024

Giurisprudenza e le crisi mistiche: il non tanto strano caso dell’esame di Diritto Tributario

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Se si chiede a un giurista un resoconto del suo percorso universitario affermerà che questo è stato molto interessante, ma che è paragonabile un po’ a una corsa a ostacoli. Non esistono anni semplici o “esami passeggiata”, ma ognuno di questo si configura come una (grande) sfida. Ogni semestre presenta una successione di discipline affini che vanno a formare il futuro avvocato o magistrato. Ingenuamente si pensa che, man mano che si va avanti, si possa trovare più semplice la materia: non è proprio così. Sebbene diventi più conosciuta, questa, allo stesso tempo, si complica perché va ad ampliare il bagaglio personale e professionale dello studente. Arrivati al quarto anno, ci si trova davanti la mole di Diritto Tributario. Nel momento in cui ci si confronta a tributi, principi sovranazionali, istruttorie, abusi ed elusioni fiscali, riscossioni, sanzioni amministrative ci sente persi in quanto si tratta di una materia estremamente complessa, lunga e tecnica. Per arrivare alla fine di questo esame (e, possibilmente superarlo!) bisogna attrezzarsi di fonti valide e specifiche e non soltanto dei testi consigliati, di tanta pazienza, concentrazione e cercare di vivere la preparazione di questo esame senza ansia, altrimenti si rischia di rendere di meno e di non riuscire a fare i giusti collegamenti. Vediamo insieme come affrontare al meglio l’esame!

Diritto Tributario: come affrontarlo senza rimetterci “la testa”

La materia è una delle più complesse e tecniche dell’intero percorso, quindi bisogna ricorrere alle giuste armi per uscirne vincitori. Innanzitutto, bisogna lavorare sul piano temporale e psicologico. Per non sentirsi opprimere dalla preparazione di questo esame è necessario partire col giusto anticipo: è impensabile prepararsi all’esame in un mese, bisogna mettere in conto almeno 4/5 mesi di studio parallelamente alla frequenza delle lezioni in aula. Molto utile potrebbe essere il posizionare davanti a sé tutto il materiale a disposizione e suddividere il numero di pagine per i giorni che si hanno a disposizione, lasciando qualche settimana prima dell’esame per il ripasso globale. Nel momento in cui andiamo a scegliere i testi di riferimento possiamo partire sicuramente dalla bibliografia consigliata dal docente, riservandoci il diritto di scegliere di affiancare autonomamente un testo che maggiormente sentiamo affine. Vista la complessità dell’argomento, è necessario affidarci a un testo completo, ma che non si dilunghi troppo e che vada a colpire nel segno, chiarificando subito il punto centrale della questione. Da ricordare: lo stesso manuale di diritto tributario lo si utilizzerà per sostenere l’esame di abilitazione da avvocato, quindi deve essere un testo assolutamente valido, chiaro, lineare e, in alcuni punti, sintetico. Studiare sui testi giusti agevola di molto la preparazione e non rischia di demotivarci. Il manuale di diritto tributario, acquistabile anche online, che riassume queste caratteristiche è quello dell’Editrice Giappichelli, da anni punto di riferimento per generazioni di studiosi del diritto. Da non sottovalutare il confronto con i colleghi che condividono la preparazione dello stesso esame: molto utile potrebbe essere l’organizzare una lista di argomenti chiave o di macro-aree e di aggiungere di volta in volta gli argomenti che si inseriscono in queste aree. Allo stesso tempo, si possono creare delle mappe mentali o delle mappe concettuali per facilitare la creazione di collegamenti e di associazioni mentali, l’apprendimento significativo e lo studio mnemonico. Parole d’ordine: forza, tenacia e dritti all’obiettivo!

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