Terremoti nel movimento di Roberto Fiore, decine di militanti e nuclei interi stanno abbandonando il movimento con la stessa motivazione “Sono venuti meno i presupposti per continuare la lotta inquadrati nella struttura guidata da Roberto Fiore”.
Le prime avvisaglie si hanno in Emilia Romagna, dove ieri hanno comunicato la fuoriuscita i nuclei di Ravenna, Faenza, Forlì, Cesena, Rimini, con una espressione ancora più forte contro il loro ex-leader “Dall’Emilia Bologna, Modena e Reggio, sono rimaste solo Piacenza e Parma, per un totale di 6 persone”, spiega un ex militante all’Ansa.
Dopo l’Emilia è arrivata la Puglia, con la fuoriuscita, sempre comunicata dalle stesse ex-sezioni, di Lecce, Bari e Cerignola. Oggi arriva comunicazione di fuoriuscita da parte di tutta la Toscana, dal Veneto e dal Trentino Alto Adige e una “scissione” anche in tutta la Lombardia. Il terremoto sembra quindi non fermarsi.
I problemi e le divergenze all’interno di Forza Nuova si rincorrevano da mesi per “motivi di incompatibilità con la sezione romana sul modo di fare politica”. Ad essere contestate sono le scelte del segretario nazionale Roberto Fiore “il nostro slogan è sempre stato ‘Ordine contro il caos’: ebbene, le ultime azioni del gruppo capitolino sono state proprio all’insegna del caos. E poi non riconoscevano più le organizzazioni satelliti, come Solidarietà Nazionale” ha dichiarato un ex-militante forzanovista che prevede, però, il continuo dell’attività politiche sotto altre sigle.