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sabato, 27 Luglio 2024

Chiamparino e la maggioranza ripartono dal laboratorio di quartiere

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Scritto da Michele Paolino
Ha un alto valore simbolico il luogo scelto dal Presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino per l’incontro con la sua maggioranza nel quale definire strategie, contenuti, alleanze per le elezioni regionali dell’anno prossimo.
L’assise del centrosinistra, infatti, si è svolta nei locali di via Baltea 3 / Laboratori di Barriera, un luogo multifunzionale nella periferia nord di Torino con laboratori artigianali, attività di ristorazione e spazi per servizi per i cittadini e per il quartiere. Insomma, per dirla con il loro slogan, «spazi per produrre e autoprodurre (cose e cittadinanza)».
E a produrre, in questo caso, un confronto all’interno della coalizione che dal 2014 governa il Piemonte si sono ritrovati, oltre al Presidente e alla sua Giunta, i consiglieri regionali, i deputati e i senatori in carica e gli ex parlamentari, i segretari provinciali e i vertici regionali del Pd e i rappresentanti dei partiti e delle liste della coalizione.
Una coalizione che «così com’è è necessaria ma non sufficiente», ha sostenuto in apertura dei lavori il governatore Chiamparino, e per questo ha proposto «un’alleanza per il Piemonte e per l’Europa, termine, quest’ultimo, che costituisce la discriminante fra chi guarda a sinistra e chi guarda a destra», invitando ad andare oltre il centrosinistra e a parlare non solo con se stessi.
Una sfida che l’attuale Presidente della Regione intende, anche per il prossimo mandato, lanciare in prima persona: «Ho messo in campo la mia disponibilità perché la situazione è difficile e per me sarebbe inconcepibile, in un momento come questo, dire “non ci sono”. Darebbe un messaggio di smobilitazione che non possiamo permetterci di dare. Mi chiedo però se i messaggi che ricevo da tanti piemontesi, che mi dicono di non mollare, interessano anche quella parte di società con cui non parlo perché non ci arrivo», ha detto Sergio Chiamparino, per il quale bisogna chiedersi se «abbia più forza o meno forza candidare una figura con una lunga esperienza amministrativa, se non ci sia il rischio che questo possa essere considerato una debolezza, un’assenza di ricambio politico».
Un invito a ragionare e a scegliere tra la competenza e l’esperienza da una parte e il desiderio e la necessità di rinnovamento dall’altra, senza perdere di vista la società civile, «pensando però a nomi che abbiano la capacità di parlare a quei mondi che non ci parlano più e non a una figura che sia il frutto di equilibri di partito».
In chiusura, dopo quasi quattro ore di dibattito, è stato individuato un percorso che prevede un coordinamento della coalizione di centrosinistra che ascolti, subito dopo l’estate, i rappresentanti del territorio per valutare insieme quanto emerso nel corso dell’incontro e le considerazioni che sono state fatte nei vari interventi.
Sul prossimo candidato alla Presidenza della Regione le opzioni restano tre: la riconferma di Chiamparino, un “passaggio generazionale guidato”, il nome che circola è quello di Daniele Valle, un nome della società civile, per il quale tempo fa si era avanzata la proposta del chirurgo Mauro Salizzoni, che però il Presidente del Consiglio regionale Nino Boeti vedrebbe bene come futuro assessore alla Sanità.

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