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sabato, 27 Luglio 2024

Zona Rossa Coronavirus: vietato entrare e uscire dalla Lombardia e 11 province. Asti e Alessandria nell’elenco.

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Redazione
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Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

La Lombardia, le province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro, Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti e Alessandria.

Questo l’elenco dei territori diventati “zona rossa” a causa del Coronavirus. Il decreto che verrà emanato nelle prossime ore, prevede che fino al 3 aprile, allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus è vietato entrare e uscire da queste aree «salvo che per gli spostamenti motivati da indifferibili esigenze lavorative o situazioni di emergenza».

Stop a cerimonie civili religiose e funerali. Discoteche, locali da ballo e feste, pub e sale giochi, sale scommesse e bingo che saranno chiuse.

Non si potranno organizzare feste o eventi pubblici. I ristoranti e bar dovranno mantenere un metro di distanza.

«Sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati. Resta consentito lo svolgimento dei predetti eventi e competizioni, nonché delle sedute di allenamento degli atleti agonisti, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse, ovvero all’aperto senza la presenza di pubblico. In tutti tali casi, le associazioni e le società sportive, a mezzo del proprio personale medico, sono tenute ad effettuare i controlli idonei a contenere il rischio di diffusione del virus Covid-19 tra gli atleti, i tecnici, i dirigenti e tutti gli accompagnatori che vi partecipano. Lo sport di base e le attività motorie in genere, svolte all’aperto sono ammessi esclusivamente a condizione che sia possibile consentire il rispetto della distanza interpersonale di un metro) si raccomanda ai datori di lavoro pubblici e privati di anticipare, durante il periodo di efficacia del presente decreto, la fruizione da parte dei lavoratori dipendenti dei periodi di congedo ordinario o di ferie».

Ecco il testo della bozza del decreto:

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