Era conosciuto da tutti come “Stefano delle barzellette”. L’uomo che girava Torino con un cartello arancione al collo “Vendesi barzellette” e che in cambio di qualche moneta raccontava una barzelletta facendo sorridere i passanti.
Da questa mattina sui social si rincorrono voci della sua morte e tanti messaggi di cordoglio. A ricordarlo il musicista dei Subsonica Max Casacci che su Facebook scrive: “Addio Stefano, non so se mi mancheranno più le tue barzellette o le chiacchiere che ci siamo fatti” e anche la sindaca Chiara Appendino lo saluta con un posto: “Sei stato un simbolo importante per questa Città.Hai fatto ridere e sorridere tante persone, che ti porteranno per sempre nel loro cuore. Grazie di tutto, fà buon viaggio”.
Ma in realtà della sua morte nessuna conferma. Al punto che qualcuno crede si tratti solo di uno scherzo. Sui social si rincorrono le voci, ma molti chiedono chiarimenti, vogliono sapere cosa sia successo a un uomo noto a tutti. C’è chi sostiene che non c’è nessun fondamento alla notizia e per il momento in effetti non è arrivata alcuna conferma ufficiale.
Allo stesso modo resta da chiarire il motivo della morte di Stefano, forse una grave malattia. Come qualcuno sui social lascia intuire, implicitamente confermando che l’uomo che vendeva barzellette non c’è più: “Ha frequentato il mio bar , negli ultimi tempi non stava già più bene, ma sapeva sempre far sorridere”.
E in effetti Stefano è spirato nella mattina di mercoledì 27 gennaio all’ospedale Mauriziano.