Torino e Chiara Appendino tornano ad essere il fiore all’occhiello del Movimento Cinque Stelle a livello nazionale. Come se fossimo all’indomani della sconfitta del centrosinistra sotto la Mole, con la vittoria a sorpresa di “Chiara”
Il candidato premier pentastellato Luigi Di Maio scommette sulle “100 cose fatte in 20 mesi” dall’amministrazione torinese, come recita un volantino distibuito fuori dal teatro Nuovo.
Qui Di Maio ha incontrato il suo popolo e i simpatizzanti grillini.
“Torino riparte”:riqualificazioni e verde pubblico, sviluppo della città e servizi. Ma anche sicurezza, le novità nei trasporti pubblici e mobilità sostenibile. Infine sostegno per chi è in difficoltà.
Un elenco, diviso in capitoli: c’è il progetto AxTo con i 45 milioni stanziati per i 235 interventi di riqualificazione delle periferie. Ci sono i tre milioni del fondo “salva sfratti” per le 800 famiglie difficoltà.
Non manca il salvattaggio e rilancio di Gtt, gli acquisti dei nuovi mezzi e il bike sharing free floating.
Lo sgombero, o come preferisce chiamarlo l’amministrazione Cinque Stelle, “la liberazione” delle palazzione occupate dell’ex Moi.
Le nuove regolare per la Tari e per quanto riguarda la sicurezza l’installazione di 50 telecamere e il nuovo regolamento per i campi rom. Insomma c’è di tutto, come dice l’introduzione all’elenco: “sono alcune delle cose fatte in poco più di un anno di attività, molte sono in corso di svolgimento e altre programmate”.
Il volantino continua spiegando che a Torino non mancherà mai in confronto e la trasparenza.