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sabato, 27 Luglio 2024

Quando governa l’incapacità

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Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

A quasi 48 ore dai fatti di Piazza Santa Giulia alcune riflessioni si impongono .
Ho avuto modo di leggere (e anche di rileggere) la famigerata ordinanza 46, quella in cui si espongono le “misure in relazione all’urgente necessità di interventi volte a superare situazioni di grave incuria e di degrado del territorio(…) con particolare riferimento alle esigenze di tutela della tranquillità e del riposo dei residenti,da attuarsi anche attraverso la disciplina degli orari di vendita di bevande alcoliche nell’ambito di alcune aree delimitate della città.”  (LEGGI ORDINANZA)
Dopo aver terminato la lettura delle tredici pagine di ordinanza, occorre chiedersi:
Ma esattamente a cosa serve e a chi giova tutto questo?
Questa ordinanza è inutile e dannosa e i fatti di piazza Santa Giulia lo dimostrano; è una norma che sostanzialmente deforma la concorrenza, favorendo i locali di alcune zone piuttosto che di altre, limita la libertà personale e di movimento (e questo è incostituzionale), reca danno ad alcune categorie, e, non facendo alcun accenno ai contenitori di vetro (ma la diffusione di contenitori di vetro non era il nodo centrale dopo i fatti di piazza San Carlo?) diventa anche inutile per quanto riguarda la tutela della sicurezza dei cittadini.
L’ordinanza è chiara: di fatto serve a vietare che alcuni locali, ad esempio i piccoli supermarket, spesso gestiti da immigrati, o gli shop automatici possano vendere alcolici dopo le 20 (in questi luoghi l’alcol costa meno rispetto ai locali vicini).
Questa normativa non farà sentire i cittadini più sicuri, non riduce i disagi creati dalla movida anzi, alimenterà paure e ansie, creerà conflitti e alla fine risulterà dannosa.
In sintesi questa ordinanza è stata scritta male sull’onda della emotività ed evidenzia la assoluta mancanza di una qualsiasi visione strategica.
Ora: il Principio di Legalità è il carattere essenziale dello stato di diritto. Le regole si rispettano, tutelare la tranquillità dei torinesi nelle ore notturne è doveroso, ma non sarà cercando di far rispettare una ordinanza sbagliata con eccessi di zelo che questo potrà accadere.

I fatti di piazza Santa Giulia sollevano tuttavia anche alcuni ulteriori interrogativi:
i centri sociali sono una risorsa per la città? Il principio di legalità vale anche per gli aderenti ai centri sociali o detti soggetti sono esentati dall’obbligo di rispettare la legge?
Ed ancora, il Sindaco Appendino preferisce seguire le posizioni di alcuni consiglieri di maggioranza notoriamente contigui ai centri sociali o si schiera dalla parte della legalità e delle forze dell’ordine, senza se e senza ma?
Rendersi protagonisti di continue provocazioni nei confronti delle forze dell’ordine, alla quali va il mio sostegno, è un comportamento contrario alla legge ed intollerabile.
Ancor più intollerabile è che venga messo in discussione il diritto/dovere dello Stato di far rispettare la legge.

Dovere della amministrazione è ritirare un’ordinanza sbagliata, non lamentarsi dell’operato delle forze dell’ordine.

Scritto da Alberto Morano, consigliere comunale di Torino “Lista Morano”

 

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