Traffico bloccato in corso Francia dopo che tre attivisti di Extinction Rebellion si sono seduti sulla carreggiata di fronte alla sede di Leonardo Spa, colosso italiano dell’industria militare.
I tre si sono seduti in mezzo alla strada con cartelloni che ribadivano il legame tra guerra, industria bellica e crisi climatica.
Come spiegano da Extiction Rebellion in un comunicato: “Lo scorso 10 marzo, mentre l’Italia sprofondava in una nuova “zona rossa”, le commissioni Difesa di Camera e Senato hanno chiesto di beneficiare di una parte dei 209 miliardi di euro in arrivo da Bruxelles destinati alla NEXT GENERATION EU e alla Transizione Ecologica, dopo aver ascoltato i rappresentanti di Leonardo, da cui proviene il Ministro della Transizione Ecologica, Cingolani. La richiesta di tali benefici non è poi stata accolta dal Governo nella bozza del PNRR pubblicato il 29 Aprile. Quando vediamo il tentativo di ricevere fondi destinati all’ambiente da parte di un’industria bellica, ci sentiamo disgustati e allarmati. Abbiamo bisogno di combattere per un mondo diverso”
“Considerando il solo 2020, se si fossero tagliate il 25% delle spese dei 10 paesi che investono di più nell’industria militare, si sarebbero ricavati 370,4 miliardi di dollari da investire per contrastare la crisi climatica ed ecologica”. Di fronte a questo scenario spaventoso è ora di superare la logica del conflitto che non permette agli Stati di cooperare per la costruzione di una società resiliente e pacifica. L’azione di oggi fa parte della Rebellion of One, un’ondata di azioni solitarie promossa dalla rete internazionale di Extinction Rebellion” spiegano ancora gli attivisti.