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sabato, 27 Luglio 2024

Piazza Palazzo di Città, dove batte il cuore di Torino

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Scritto da Gabriele Richetti

Un piccolo gioiello

Piazza Palazzo di Città, un tempo conosciuta come Piazza delle Erbe, è una piccola piazza costruita al centro dell’antica pianta romana e medievale di Torino.

La sua storia racconta di mercati, re sabaudi e luminarie.

Al tempo della città romana

Nata in epoca romana, utilizzata probabilmente come foro cittadino, nel periodo medievale della città assunse un ruolo fondamentale come centro nevralgico dei commerci cittadini, comprendendo – al tempo – anche l’attuale Piazzetta del Corpus Domini, poco distante: affollata di venditori e bancarelle di ortaggi, era detta infatti Piazza delle Erbe (d’altro canto anche l’attuale Piazzetta del Corpus Domini, facente parte di quell’unico spazio commerciale, era chiamata Piazza del Grano).

In quegli anni, la piazza faceva dunque parte di un sistema di piazze satelliti destinate al commercio generale, un vero e proprio mercato a cielo aperto suddiviso per prodotti.

Scelta successivamente come sede del Palazzo Civico, con un municipio seicentesco che sostituì il precedente in stile gotico e che venne costruito nella posizione della piazza in cui ancora oggi si trova, fu dotata anche di una torre, visibile nelle stampe e nelle incisioni dell’epoca.

Nel XVII-XVIII secolo la Piazza venne interessata dal profondo rinnovamento urbanistico che coinvolse l’intera città.

Ornata di un fine porticato, opera dell’architetto reale Benedetto Alfieri, vide ridursi le decine di viottole di stampo medievale che sfociavano nella piazza costeggiando le abitazioni circostanti, nascoste dal nuovo impianto urbano settecentesco, e si trasformò pian piano sempre più in un luogo dall’atmosfera intima ed elegante.

Purtroppo, la Torre Civica venne demolita nel 1801 durante l’occupazione napoleonica, in quanto non più allineata con le vie e le facciate circostanti.

Il monumento al Conte Verde

Nel 1853 la Piazza si arricchì di un ulteriore gioiello, dono di Carlo Alberto di Savoia alla città per il suo matrimonio: si tratta del monumento al Conte Verde, opera dell’architetto Pelagio Palagi.

Al centro della Piazza, il gruppo scultoreo ritrae il celebre Conte Amedeo VI (fondatore, tra l’altro, del misterioso motto di casa Savoia, FERT), detto il Conte Verde per il colore delle uniformi e delle armi che era solito indossare durante i tornei cavallereschi, che sottomette un soldato moro, a ricordo delle Guerre in Oriente contro Bulgari e Turchi.

Piazza Palazzo di Città, oggi

Piazza Palazzo di Città rappresenta oggi una delle piazze più “torinesi” della città. Pochi altri luoghi possono vantare una storia ricca di cambiamenti come l’antica Piazza delle Erbe. Se è vero che lo stile settecentesco e il portico la accomunano a molte altre piazze cittadine, Piazza Palazzo di Città risulta davvero unica a cavallo tra l’autunno e l’inverno, quando diventa puntualmente una delle installazioni più conosciute durante le annuali Luci d’Artista torinesi.

In questo periodo la veduta della Piazza è magica: ricoperta interamente da un dedalo di luminarie, che racchiudono persino l’austero monumento al Conte Verde, è meta di turisti e di cittadini che ogni anno si trovano emozionati nel riscoprire questo piccolo angolo della loro città.

E allora pare di vederlo, Amedeo VI, sorridere benevolo sotto la cascata di luci colorate, lui che in fondo amava così tanto i colori da farne diventare uno in particolare, il verde, suo elemento distintivo per sempre.

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