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sabato, 27 Luglio 2024

Perché l’olio del motore è importante per il buon funzionamento della nostra auto

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Si è accesa una spia rossa che indica problemi nell’olio motore della tua auto? 

Certo, può capitare, ma quando succede è bene correre subito ai ripari e attivarsi per controllare lo stato dell’olio della propria macchina ed eventualmente cambiarlo.

Cosa è l’olio motore?

L’olio motore altro non è che un olio lubrificante che viene utilizzato per garantire un corretto funzionamento del motore della nostra autovettura ed è molto importante. Infatti, esso ha una duplice funzione: lubrificando le componenti evita l’usura delle parti, ed inoltre aiuta a eliminare la sporcizia riducendo così la corrosione. 

Ecco perché è bene controllare sempre e con costanza lo stato dell’olio, possibilmente prevedendo l’accensione della spia rossa, e nel contempo è opportuno scegliere l’olio giusto per la propria macchina. Esistono infatti numerosi tipi di olio che possono essere classificati in base alle loro caratteristiche e specifiche di utilizzo. 

Ad esempio, ci sono oli che si distinguono in base alla viscosità e alla stagionalità: alcuni adatti all’estate o all’inverno, e altri che invece vanno bene in ogni condizione climatica. 

Per distinguerli si può far affidamento al nome del lubrificante che secondo gli standard SAE può contenere uno o due numeri:

  • il primo numero indica la temperatura minima di fusione dell’olio;
  • il secondo indica la viscosità ad alta temperatura e più il numero è alto più è chiaro che siamo di fronte a un lubrificante denso. 

Altri oli per il motore invece si distinguono in base al tipo di motore: 

  • quelli per auto a benzina;
  • quelli per i diesel;
  • e quelli universali.

Infine ci sono oli a base di petrolio, sintetici e anche semi-sintetici: 

  • I primi derivano dal petrolio grezzo, hanno un prezzo più contenuto, ma il loro limite è che tendono ad evaporare e con il freddo si addensano. Inoltre, se il motore si surriscalda questi oli possono creare accumuli di sedimenti grassi. 
  • Gli oli semi-sintetici invece si ottengono aggiungendo un terzo di additivi alla base di petrolio. Sono resistenti al gelo, ma tendono a perdere di viscosità e a lasciare depositi nel motore. 
  • Per ultimi, quelli completamente sintetici sono prodotti dalla reazione chimica degli idrocarburi: indicati perché proteggono il motore dalla corrosione e perché durano di più nel tempo, hanno però un costo più elevato. 

Quando cambiare l’olio

Come detto, avere cura dell’olio motore della propria auto è fondamentale e, in realtà, più facile di quanto si creda se si prende la buona pratica di farlo con costanza. Generalmente, la durata di servizio dell’olio va da 10mila a 15mila chilometri: raggiunto questo step, dunque, è necessario provvedere a un cambio. Ma tale soglia può scendere tra i 6mila e gli 8mila chilometri quando il motore è sottoposto a particolari sforzi. In ogni caso è consigliato un cambio ogni anno, anche se non viene raggiunto il chilometraggio indicato. 

Ci sono poi piccoli accorgimenti che possono essere presi periodicamente per verificare lo stato dell’olio. Il più semplice è controllarlo ogni mille chilometri effettuati servendosi dell’asticella che ne misura il livello e quindi anche il consumo facendo notare subito la necessità di un rifornimento. 

Se dunque avete raggiunto il momento fatidico del cambio dell’olio è bene farlo nel migliore dei modi per evitare spiacevoli sorprese. Ecco come. 

Come cambiare l’olio

Cambiare l’olio è appunto un procedimento che deve essere fatto nel migliore dei modi per evitare problemi e garantire il miglior funzionamento possibile della propria auto. 

Per questo si consiglia di seguire alcuni precisi passaggi. A partire dal fatto che il veicolo va messo su una superficie piana per far raffreddare il motore per almeno 10 minuti prima di eseguire l’operazione. Una volta aspettato il tempo necessario si dunque potrà procedere a svuotare l’olio esausto mettendolo in un contenitore specifico. 

Quando si cambia l’olio, inoltre, bisogna installare anche un nuovo filtro perché quello vecchio può essere intasato e non funzionare perfettamente. E’ quindi bene versare sul nuovo filtro un po’ di olio e nel contempo lubrificare l’anello di tenuta del filtro prima di installarlo. 

Adesso si può procedere versando il nuovo olio: dapprima è meglio versare solo l’80 per cento della quantità necessaria, e aggiungere il resto poco alla volta controllando i valori con l’asticella in modo di non eccedere con la quantità. A questo punto non resta che controllare le guarnizioni e il tappo. E il cambio è concluso. 

Informazioni tratte da www.auto-doc.it

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