Il Portavoce della Sindaca Appendino, il sig. Luca Pasquaretta pare abbia deciso di restituire i 5.000 euro che si era già intascato per la “consulenza” al Presidente alla Fondazione per il Libro edizione 2017. Soldi che lui si era già preso a differenza delle altre centinaia di fornitori che attendono di essere pagati.
Il sig. Pasquaretta si è detto infatti “stupito” del clamore suscitato dalla vicenda che evidentemente trova “normale”. Certo, a suo modo ha ragione, infatti è assolutamente “normale” in questa amministrazione. Tanto è vero che la Sindaca Appendino l’ha pure difeso.
Ma se è tutto regolare, tutto legittimo come ha sostenuto la Sindaca e la consulenza da ben 80 ore è avvenuta fuori dall’orario di lavoro come autocertificato da Pasquaretta, che peraltro rivendica di aver lavorato per la consulenza “a testa bassa”, perché allora restituire i soldi?
Già, perché?
Abbiamo chiesto chiarimenti in aula lunedì scorso sull’intera vicenda ponendo cinque domande cui la Sindaca ha risposto solo in parte e comunque senza mai entrare nei dettagli come invece era doveroso e ci saremmo aspettati. E per questo torneremo in consiglio comunale con una interpellanza generale, già depositata, ponendo nuovamente i seguenti cinque quesiti:
1) sapeva di questa consulenza del suo capo ufficio stampa e se ne sa di altre;
2) in cosa è consistita questa “consulenza” e questo “supporto”;
3) se Luca Pasquaretta era regolarmente in servizio presso il Comune nei giorni tra il 16 e il 31 maggio e quindi quando avrebbe svolto realmente l’attività di consulenza;
4) in base a quale criterio lui è stato già pagato e gli altri centinaia di fornitori del Salone 2017 ancora no;
5) chi ha autorizzato l’incarico presso il Comune, chi ha conferito l’incarico in Fondazione, che ricordiamo è una partecipata del Comune, e chi ha controllato;
Vedremo se il tempo aiuterà la Sindaca a recuperare la memoria e le informazioni che abbiamo chiesto.
Scritto da Stefano Lo Russo, capogruppo Pd in consiglio comunale a Torino