In seguito all’abbandono del denaro contante, alle manovre governative a favore del pagamento digitale e alla paura degli italiani per il virus Covid-19, sale ai massimi il numero di transazioni contactless. Sono oltre 9 milioni di italiani che, secondo quanto riportato dall’istituto di ricerca EMG Acqua, abbandoneranno le banconote per paura che possano trasmettere il virus.
Una conferma arriva anche da SumUp, fintech del settore dei pagamenti digitali che afferma come, secondo il suo ultimo Osservatorio, l’anno 2020 è stato “l’anno della svolta” per questo metodo di pagamento. Un trend destinato a crescere tra gli italiani, con un 74% della popolazione che preferisce pagare evitando il contatto con moneta cartacea e tastiere per l’inserimento del pin.
Le manovre statali atte ad incentivare il pagamento virtuale, come il cashback e l’innalzamento da 25 a 50 euro della soglia di spesa al di sotto della quale si possono effettuare transazioni contactless senza digitare il pin della propria carta, hanno raggiunto il loro obiettivo permettendo alle persone di rivalutare questa tecnologia capace di diminuire della metà i tempi di pagamento.
L’arrivo di Google Pay e Apple Pay ha poi agevolato e incentivato ulteriormente il pagamento tramite smartphone con la comodità di avere sempre con sé il proprio denaro, perché a differenza del portafoglio che viene spesso dimenticato, il telefono viene difficilmente lasciato a casa. Ma la svolta ufficiale è stata data dagli smartwatch che, come Huawei GT2 pro, contengono al loro interno un chip NFC che consente i pagamenti semplicemente avvicinando il proprio polso al lettore.
Il nome Near Field Communication (NFC) sta a significare una comunicazione a corto raggio tra due dispositivi che si trovano a pochi centimetri di distanza. Nonostante lo scetticismo di alcune persone nei confronti di questa nuova tecnologia, questa connessione si è dimostrata molto sicura, sia grazie alla necessità di vicinanza tra i due dispositivi comunicanti, sia grazie ai metodi di comunicazione sicura come la necessità di effettuare un login.
Una distinzione va però fatta tra le due tipologie di applicazioni che caratterizzano questo mercato. Le prime applicazioni permettono l’inserimento dei propri dati bancari, e delle relative carte, permettendo di effettuare pagamenti senza avere con sé la controparte fisica e utilizzando il proprio smartwatch. Fanno parte di queste Samsung Pay, Apple Pay e Google Pay. Le seconde applicazioni sono invece quelle che permettono di creare un proprio conto all’interno delle stesse. Fanno parte di questa tecnologia applicazioni come Paypal, SatisPay, Hype, OvalPay, Revolut e N26.
Tuttavia, mentre gran parte dell’Italia utilizza questa tecnologia, non ancora tutti i suoi cittadini sono convinti di passare al denaro digitale. Il 36.9% preferisce usare ancora il contante, ed utilizza il contactless solo laddove non abbia con sé moneta fisica. Sono infatti 16 milioni le persone non disposte a rinunciare al contante per una serie di motivazioni che vanno dalla comodità rispetto alle carte elettroniche (18%), alla difficoltà nel controllare le proprie spese personali (17,2%), la paura di furti e clonazioni (16,8%) e, in ultima, la paura di essere maggiormente controllati a livello fiscale (4%).