7.4 C
Torino
martedì, 3 Dicembre 2024

Mascherine, modalità d’uso ed errori: la parola all’esperto

Più letti

Nuova Società - sponsor
Redazione
Redazione
Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

Ormai le mascherine sono utilizzate pressoché da tutta la popolazione italiana vista l’emergenza Coronavirus. Anche gli ultimi resistenti all’uso di tale accessorio, si stanno adeguando e cominciano ad utilizzarla. Esistono peró molti errori che si commettono nel suo uso ormai quotidiano.
Dalle modalità con cui si toglie la mascherina, al luogo in cui viene depositata; questi sono, secondo Matteo Guidotti dell’Istituto di scienze e tecnologie chimiche Giulio Natta del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Scitec) di Milano, gli errori più frequenti nell’uso delle mascherine antivirus.
C’è una distinzione fondamentale da fare spiega l’esperto in un video pubblicato dal nuovo spazio di informazione ”Il Cnr risponde“, che è quella per uso chirurgico indossata dall’ operatore sanitario per non trasmettere l’eventuale infezione, quindi dotata di un filtro che serve a “non diffondere il germe patogeno nell’ambiente” aggiunge l’esperto. Ci sono poi quelle per altro uso e di diversa forma che secondo l’esperto sarebbero da abbinare a degli appositi occhiali protettivi di tipo professionale , anche perché sappiamo che il covid 19 può trasmettersi anche tramite le mucose degli occhi, sottolinea Guidotti.

Ma è soprattutto quando andiamo a togliere la mascherina che tipicamente commettiamo degli errori“, la mascherina va maneggiata soltanto toccandola dagli elastici e mai dalla parte anteriore afferma l’esperto nel video.
Un’altro aspetto da non sottovalutare è quando togliamo la mascherina, che quindi potrebbe essere oggetto potenzialmente contaminata, nelle nostre abitazioni: “È quindi assolutamente sconsigliabile – prosegue Guidotti – lasciarla ad esempio su un tavolo della cucina, sul mobile in bagno o comunque su parti sempre sensibili. Piuttosto è consigliabile avere una zona filtro all’ingresso della casa, eventualmente un antiporta, un corridoio, un angolo dietro la porta di ingresso o, se nel caso più fortunato una parte all’esterno della casa per chi avesse il giardino in cui lasciare questo tipo di dispositivo. Altrimenti andiamo a portare nel nostro ambiente protetto in casa l’eventuale patogeno“.
Quindi mascherina assolutamente si, ma con tutte le dovute precauzioni e senza tralasciare ogni azione che potrebbe favorire la eventuale contaminazione.

- Advertisement -Nuova Società - sponsor

Articoli correlati

Nuova Società - sponsor

Primo Piano