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venerdì, 26 Luglio 2024

La sentinella

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Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

Alberto Unia è un uomo nato con la camicia. Lo scorso giugno è stato eletto nel consiglio comunale di Torino con 207 voti, ultimo dei 24 grillini presenti in Sala Rossa, ma ne è diventato il primo all’elezione del capogruppo. Fu un evidente riconoscimento unanime delle sue qualità, con quelle premesse.

Ma non solo, si dice. All’interno del Movimento Cinquestelle in consiglio prevalse la decisione di darsi un metodo di selezione che contemplasse anche altri fattori, e non soltanto il numero di preferenze ricevute. Prende di lì corpo il modello di controllo sulla sindaca Appendino che a dodici mesi dalle elezioni ha portato Alberto Unia a varcare la porta dell’assessorato all’Ambiente (oltre ad altre deleghe), mentre ne esce Stefania Giannuzzi, la signora dei provvedimenti (confusi) antismog.
Non ha avuto vita facile il gruppo Cinquestelle per conquistarsi un posto al sole, nonostante dai sui voti dipenda la sopravvivenza della sindaca Appendino. Ma ha saputo pazientemente e tenacemente aspettare che il cadavere del nemico gli passasse davanti perché a palazzo civico i grillini non sono mai piaciuti.

Chi ha studiato a tavolino la regia della vittoria, li ha sempre considerati un taxi (e non dei più comodi) su cui salire per muoversi senza rischi e con la scorta ideologica nelle periferie cittadine. Luoghi in cui cantare storie di leggende metropolitane per giustificare la rabbia di cui si era sentito tradito in primo luogo negli ideali, prima ancora che da Fassino.
Il 3 giugno, la sera di piazza San Carlo, ha rimescolato però le carte. La sindaca Appendino si è ritrovata, come si suol dire, sotto il vestito niente. E delegittimata. Messa alla berlina con quei racconti a senso unico sul suo povero travet della ruota della fortuna, indicato come il sindaco ombra della città. Ma ora Unia e il suo gruppo hanno riportato sui binari della politica ciò che è della politica. Fuori i mercenari senza ideali grillini, le truppe regolari sono ritornate padrone della scena. Sentinella Unia, presente!

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