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giovedì, 24 Ottobre 2024

La reazione dell’Italia calcistica alla situazione in Ucraina

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L’intero mondo civile osserva con orrore gli atti brutali provocati dalla Russia nei confronti dell’Ucraina. Il calcio Italia non si è fatto da parte, per il quale la leggenda di Milan Andriy Shevchenko e uno dei leader della moderna Atalanta Ruslan Malinovsky hanno raccontato in dettaglio gli eventi in Ucraina in lacrime.

Andriy Shevchenko: “I miei parenti parlano di quello che sta succedendo. È un orrore da cui voglio solo svegliarmi. Le città vengono bombardate, i bambini e gli anziani che non possono partire vengono uccisi. È come un sogno terribile. Sembra che domani mi sveglierò e tornerò alla vita normale, ma capisco che questo non accadrà. Ma stiamo combattendo. Diventare veramente liberi ed entrare a far parte di un’Europa civile è una decisione dell’intero popolo ucraino. E il nostro presidente Volodymyr Zelensky è un vero leader che ora sta guidando il nostro Paese verso la libertà e l’indipendenza”.

Ruslan Malinovsky: “Tutto quello che sta accadendo è il genocidio del popolo ucraino. Si definiscono liberatori di alcuni nazisti, ma i veri fascisti sono loro. Per loro nulla è sacro: queste persone uccidono senza pietà donne e bambini indifesi con i bombardamenti aerei. Possono combattere solo con i disarmati, vedendo come l’esercito ucraino li spinge a terra. Prego Dio che tutto questo finisca presto e che l’Ucraina torni a una vita normale e civile, come era prima del 24 febbraio”.

In che modo le persone in Russia non vogliono fermare la guerra?

Sconvolto da quanto sta accadendo anche l’allenatore della Nazionale italiana Roberto Mancini:“La situazione è drammatica. Lo sport deve unire, non dividere le persone. È chiaro che lo sport può aiutare, ma stiamo tutti attraversando momenti difficili e, prima di tutto, ovviamente, questo riguarda il popolo ucraino. Stiamo cercando di fare qualcosa per gli ucraini, sapendo come stanno soffrendo adesso. Non riesco ancora a credere che ci siano persone in Russia che vogliono la guerra. Questo è un periodo buio per tutti noi, per tutti. È difficile pensare che nel 2022 si parli di una guerra e di persone che muoiono sotto i brutali bombardamenti degli invasori. Ora la parola “russia” diventerà abusiva per molti anni e i russi non saranno più rispettati in tutto il mondo a causa delle azioni di una persona inadeguata”.

Il campionato ucraino si concluderà in Italia?

Il presidente della Federcalcio italiana Gabriele Gravina ha pubblicamente annunciato la sua disponibilità a contribuire allo svolgimento della seconda parte della Premier League ucraina sui campi d’Italia. L’arbitro sa bene che nella situazione attuale le persone non sono all’altezza del calcio, ma se i club ucraini esprimono un desiderio, questo non sarà un problema. Gabriele Gravina:

– “Siamo pronti ad accogliere i rifugiati ucraini ea organizzare le partite. Sono profondamente preoccupato per la questione ucraina, come tutti coloro che rispettano la vita e la dignità. Il calcio mostra un’unità che prima non c’era. Questo sport è un fenomeno di forte coesione sociale. Siamo uniti e coerenti e gridiamo “niente guerra in Ucraina e nel mondo”. Purtroppo, ci sono persone rimaste nel 21° secolo per le quali il concetto di pace e armonia non esiste. Questo male deve essere punito presto”.

È noto che Gravina ha già intrattenuto consultazioni con molti presidenti di club di Serie A in merito al possibile arrivo di squadre ucraine per concludere il proprio campionato sui campi in Italia. Risorsa https://scommessadelcapo.com/ l’iniziativa è stata sostenuta in modo schiacciante, in segno di comprensione dei problemi che il popolo ucraino ha dovuto affrontare. Non si sa ancora quando verrà presa la decisione della stessa Federcalcio ucraina in merito alla stagione 2021/2022 – una cosa è chiara: fino a quando il dittatore occupante non ritirerà le sue truppe dall’Ucraina, nessuno penserà al calcio lì.

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