Continua a destare polemiche il rapper Fedez che ha reso pubblico sui social il tentativo di censura da parte dei vertici Rai rispetto alla sua presenza concerto del Primo Maggio in cui ha apertamente sostenuto il Ddl Zan.
Il consigliere regionale leghista Andrea Cane attacca il cantante milanese e chiede lo “stop all’uso dei canali tv pubblici per fare politica”.
“Alla festa del Lavoro – afferma Cane – mi sarei aspettato frasi a favore delle maestranze dell’Embraco o dell’Ilva. Invece abbiamo assistito all’ennesima pontificazione di sinistra su una deriva che lede la libertà di espressione”.
Per Cane non solo Fedez non ha espresso nessuna solidarietà alle aziende e ai lavoratori in crisi, ma è anche “inaccettabile l’attacco alla Lega, magari nella speranza di conquistare qualche followers in più sul social di turno. Ma la Rai è pagata con i danari di tutti i cittadini, compresi i tanti che votano Lega, e non è un palcoscenico per comizi politici”.
A proposito del Ddl Zan invece Cane lo definisce “una deriva in cui la libertà di espressione di tutti deve inginocchiarsi alla biologia che viene sostituita dal genere. Non è corretto che a un percorso di rimodulazione dell’identità sessuale di alcuni tutto il Paese debba adeguarsi, compresa la scuola dell’obbligo. La gender equality come indottrinamento per bambini mi sconvolge. Ben vengano quindi le posizioni dei senatori Salvini e Ostellari sul no agli insegnamenti di teorie gender nelle scuole. Penso che l’autoidentificazione di genere diventi la versione esasperata del politicamente corretto, che farebbe andare a giudizio Pio e Amedeo o Crozza per aver istigato a una discriminazione che è sempre solo nella testa dei falsi perbenisti della sinistra” ha concluso Cane.