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sabato, 27 Luglio 2024

Intimidazioni agli amministratori locali. Mattiello: “Approvate la legge. E’ un’emergenza”

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Moreno D'Angelo
Moreno D'Angelo
Laurea in Economia Internazionale e lunga esperienza avviata nel giornalismo economico. Giornalista dal 1991. Ha collaborato con L’Unità, Mondo Economico, Il Biellese, La Nuova Metropoli, La Nuova di Settimo e diversi periodici. Nel 2014 ha diretto La Nuova Notizia di Chivasso. Dal 2007 nella redazione di Nuova Società e dal 2017 collaboratore del mensile Start Hub Torino.

di Moreno D’Angelo

Specie in alcune aree del nostro Paese sindaci, assessori  consiglieri e agenti di Polizia municipale sono oggetto di minacce, ritorsioni o direttamente colpiti nella persona e nel patrimonio. Di questo si è occupata la proposta di Legge 3891, approvata dal Senato un anno fa, che ora viene posta all’attenzione della  Camera dei Deputati.
Per il parlamentare dem Davide Mattiello il fenomeno delle intimidazioni nei confronti degli amministratori locali rappresenta  una vera emergenza e, nel suo intervento in aula a nome della maggioranza, si è augurato che l’approvazione della Camera, del testo licenziato dal Senato, avvenga nel modo più celere senza modifiche.
Per Mattiello si tratta di un passo avanti fondamentale per la tutela della libertà del processo attraverso cui si forma la volontà pubblica. L’intervento legislativo è stato fortemente sollecitato da ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e Avviso Pubblico, due associazioni particolarmente sensibili alle istanze degli amministratori locali.
Entrando nel dettaglio la proposta di legge è figlia di una apposita Commissione d’inchiesta, presieduta dalla senatrice calabrese Doris Lo Moro, (Articolo 1), istituita il 3 ottobre 2013 e che ha concluso il suo operato il 26 febbraio 2015 con una relazione votata all’unanimità. Davide Mattiello ha ribadito la gravità della situazione per molti amministratori locali e di come questo passaggio tocchi un delicato ganglio attraverso cui s’infiltrano logiche malavitose a livello locale con implicazioni criminali sul piano economico degli enti e per i rischi delle persone.
I numeri del fenomeno parlano di circa 500 atti all’anno secondo quanto stimato da “Avviso Pubblico”. Sono dati legati alle denunce e quindi ai soli fatti emersi. Viene precisato come i Comuni, specie quelli medio piccoli, rappresentino l’articolazione dello Stato con cui i cittadini entrano più direttamente in contatto sulla quale si addensano aspettative di ogni tipo, più o meno legittime.
Viene inoltre rilevato come oltre alle minacce e violenze della criminalità più o meno organizzata e di stampo mafioso si affianchi un’altra tipologia di soggetti rappresentata dalle reazioni di cittadini esasperati dalla frustrazione che a volte trasformano in violenza i loro disagi.
Si tratta di un fenomeno che – sottolinea Mattiello  – questa legge contribuisce a contrastare alzando “scudi più robusti” attorno ai Comuni. Inoltre il parlamentare dem precisa come siano importanti: «Interventi di natura sociale che alimentino la coesione e promuovano l’emancipazione dal bisogno e – aggiunge – dovremmo anche rafforzare “le braccia” dei Comuni, attraverso una disponibilità maggiore di risorse economiche da spendere, con rigore e trasparenza».
Concludiamo riportando la toccante parte finale dell’intervento che sottolinea come si tratti di: «Una proposta di Legge utile e illuminata, che idealmente è  dedicata a quegli Amministratori locali che hanno pagato con la vita la propria dedizione alla Repubblica e ricorda il Sindaco di Pagani Marcello Torre, ucciso per ordine di Cutolo l’11 Dicembre del 1980.E anche a quelli che non sono stati uccisi, ma mortificati quando hanno scelto la legalità anziché l’accomodamento, come accadde al sindaco di Torino Diego Novelli, quando nel 1983 decise di denunciare la corruzione all’interno del Comune, anziché cercare criminogeni aggiustamenti “politici”».

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