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sabato, 27 Luglio 2024

Il parlamento è inutile, parola di Casaleggio

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«Il superamento della democrazia rappresentativa è inevitabile» e «tra qualche lustro è possibile» che il Parlamento «non sarà più necessario nemmeno in questa forma» sono frasi che hanno fatto scalpore ed a pronunciarle è stato proprio Davide Casaleggio, re della piattaforma online “Rousseau” e deusexmachina del Movimento 5 Stelle.
Gli attacchi per questa posizione non si contano, dalle opposizioni (ovviamente) fino alla terza carica dello Stato Roberto Fico, anche Di Maio ha dovuto dire la sua e, seppur più “morbido”, ha risposto alle polemiche dicendo che vorrà dimostrare il contrario.
Cerchiamo di capire le motivazioni? Casaleggio sostiene che «oggi, grazie alla Rete e alle tecnologie, esistono strumenti di partecipazione decisamente più democratici ed efficaci in termini di rappresentatività popolare di qualunque modello di governo novecentesco. Il superamento della democrazia rappresentativa è inevitabile», mentre le opposizioni urlano slogan ventilando dittature senza entrare nel tema specifico.
Secondo Casaleggio, quindi, c’è una democrazia diretta che «è già una realtà grazie a Rousseau che per il momento è adottato dal M5S ma potrebbe essere adottato in molti altri ambiti. Uno vale uno non significa ‘uno vale l’altro’. Uno vale uno è il fondamento della democrazia partecipativa. I grandi cambiamenti sociali possono avvenire solo coinvolgendo tutti attraverso la partecipazione in prima persona e non per delega. Non servono baroni dell’intellighenzia che ci dicono cosa fare, ma persone competenti nei vari ambiti che ci chiedano verso quali obiettivi vogliamo andare e che propongano un percorso per raggiungerli. L’incompetenza è spesso la scusa per non far partecipare le persone alle scelte importanti che le riguardano».
Il ministro Riccardo Fraccaro, che ha la delega per la Democrazia Diretta, cerca di trovare un significato alle affermazioni del Presidente della Casaleggio Associati: «La riflessione di Casaleggio riguarda una sfida che abbiamo di fronte: valorizzare il Parlamento nell’ottica di una funzionalità rinnovata. Vogliamo integrare la rappresentanza con la democrazia diretta per restituire le istituzioni ai cittadini. È questo l’obiettivo del M5S».
Minimizza in maniera estrosa Carlo Calenda del PD: «Ho conosciuto Casaleggio ad un convegno. Francamente mi ha dato l’idea di un ragazzino sprovveduto più che di Darth Veder. Il problema non è lui ma di un Paese confuso che ha difficoltà a fare i conti con la realtà. E non è solo un problema italiano ma di tutto l’Occidente».
Per adesso, secondo la Costituzione, i rappresentanti del Parlamento sono votati dal popolo e Casaleggio non è tra questi. Per il futuro vedremo se l’online sarà un valore aggiunto o una sostituzione, di sicuro queste boutade vanno fatte coi piedi di piombo quando si parla di democrazia, Costituzione e diritti.

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