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domenica, 6 Ottobre 2024

I Toret diventano smart: un’app per conoscere la storia di Torino

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Giulia Zanotti
Giulia Zanotti
Giornalista dal 2012, muove i suoi primi passi nel mondo dell'informazione all'interno della redazione di Nuova Società. Laureata in Culture Moderne Comparate, con una tesi sul New Journalism americano. Direttore responsabile di Nuova Società dal 2020.

di Giulia Zanotti

I Toret sempre più turistici da oggi viaggiano in rete. Le fontanelle simbolo della città di Torino saranno infatti utilizzati come “hot spot” per veicolare, in forma gratuita e non invasiva, dei contenuti geolocalizzati e personalizzati: dalla storia del quartiere a quella dei monumenti più significativi della zona; dai dati sulla qualità dell’acqua emessa dalla fontanella a iniziative di carattere culturale presenti nel circondario.
A farsi promotori del progetto Smat, assieme alla Città di Torino e all’Associazione I Love Toret che puntano così a rendere uno strumento di informazione turistica quello che è già un simbolo di torino. Da oggi mentre si passeggia per le vie del capoluogo piemontese, sarà possibile ricevere informazioni sullo smartphone o sul tablet direttamente dai toret tramite la nuova app “I Love Toret” scaricabile gratuitamente.
«Trasformare i Toret in antenne per la comunicazione della città è una soluzione intelligente di aprire le porte alla conoscenza del territorio, una concreta applicazione di quell’internet delle cose che auspichiamo possa essere presto estesa e implementata sull’intero territorio cittadino» ha commentato l’assessore all’Ambiente Enzo Lavolta.
D’altronde Torino è l’unica città che può vantare una rete di fontanelle pubbliche così estesa. Oltre che facilmente riconoscibili e iconiche, come spiega l’ingegner Paolo Romano, ad di Smat: «Il toret oltre a erogare acqua fresca diventa anche uno strumento innovativo di comunicazione attraverso il quale veicolare informazioni utili ai nostri utenti: dalla qualità dell’acqua alle informazioni di servizio».
Per la fase sperimentale saranno cinque i Toret usati come “hot spot”: in Piazza Castello, Piazza San Carlo, Porta Susa, Piazza Vittorio Veneto e Piazza Bernini. Ma l’obiettivo è di estendere nel tempo la rete a un numero più ampio.

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