di Giulia Zanotti
I Toret sempre più turistici da oggi viaggiano in rete. Le fontanelle simbolo della città di Torino saranno infatti utilizzati come “hot spot” per veicolare, in forma gratuita e non invasiva, dei contenuti geolocalizzati e personalizzati: dalla storia del quartiere a quella dei monumenti più significativi della zona; dai dati sulla qualità dell’acqua emessa dalla fontanella a iniziative di carattere culturale presenti nel circondario.
A farsi promotori del progetto Smat, assieme alla Città di Torino e all’Associazione I Love Toret che puntano così a rendere uno strumento di informazione turistica quello che è già un simbolo di torino. Da oggi mentre si passeggia per le vie del capoluogo piemontese, sarà possibile ricevere informazioni sullo smartphone o sul tablet direttamente dai toret tramite la nuova app “I Love Toret” scaricabile gratuitamente.
«Trasformare i Toret in antenne per la comunicazione della città è una soluzione intelligente di aprire le porte alla conoscenza del territorio, una concreta applicazione di quell’internet delle cose che auspichiamo possa essere presto estesa e implementata sull’intero territorio cittadino» ha commentato l’assessore all’Ambiente Enzo Lavolta.
D’altronde Torino è l’unica città che può vantare una rete di fontanelle pubbliche così estesa. Oltre che facilmente riconoscibili e iconiche, come spiega l’ingegner Paolo Romano, ad di Smat: «Il toret oltre a erogare acqua fresca diventa anche uno strumento innovativo di comunicazione attraverso il quale veicolare informazioni utili ai nostri utenti: dalla qualità dell’acqua alle informazioni di servizio».
Per la fase sperimentale saranno cinque i Toret usati come “hot spot”: in Piazza Castello, Piazza San Carlo, Porta Susa, Piazza Vittorio Veneto e Piazza Bernini. Ma l’obiettivo è di estendere nel tempo la rete a un numero più ampio.