di Andrea Doi
Mattinata importante a Roma, alla Camera dei Deputati, dove si sono incontrati i coordinatori nazionali che hanno seguito nelle primarie Andrea Orlando con il ministro della Giustizia. Sul tavolo la nascita di un vero e proprio movimento all’interno del Partito Democratico che raccoglie più del 30 per cento degli iscritti piemontesi e che avrà come obbiettivo il superamento delle microcorrenti presenti nei democratici.
Tra i coordinatori anche quelli piemontesi rappresentati da Enzo Lavolta. Presenti anche i deputati Andrea Giorgis, Anna Rossomando e il senatore Daniele Borioli. Un movimento aperto che raccoglierà a sé oltre agli orlandiani anche gli ex Giovani Turchi, area Dem, i lettiani, l’area Cuperlo e la Retedem di Lo Giudice.
Un movimento, come ha più volte rimarcato Enzo Lavolta, «che deve avere un respiro lungo e che non viva soltanto in funzione delle prossime elezioni politiche, un luogo di produzione di pensiero e di iniziativa politica», non solo, che ricordi al partito che deve parlare con la società oltre che della società, un movimento che riporti il partito a discutere di ambiente e lavoro, ma soprattutto che crei un’asse e un’alleanza credibile con Pisapia, scongiurando alleanze precarie con il centro destra e Silvio Berlusconi.