Non è chiaro cosa sarà del Cacao al Valentino, quello che è noto è la decisione del Comune di bloccarne la riapertura. Il futuro di quel luogo è tutto da scrivere o almeno da sapere. Un futuro che personalmente scriverei partendo da ciò che è già deciso, da un’idea di parco cittadino e da cosa manca nel parco del Valentino e c’è invece nei parchi cittadini più famosi e vissuti al mondo.
Il futuro già scritto e di cui piacerebbe avere aggiornamenti in merito ai tempi di realizzazione, assessore Montanari se ci sei batti un colpo, riguarda il Padiglione 5 (l’attuale parcheggio gestito da GTT) e Torino Esposizioni. Entrambi saranno sede del Campus del Design del dipartimento di architettura del Politecnico e della nuova sede della biblioteca civica. Il, anzi l’ex, Cacao è proprio accanto al padiglione 5 le cui uscite di sicurezza danno proprio in una striscia di terreno tra l’ex discoteca e il parcheggio. Riflettendo proprio su quanto già deciso, due luoghi destinati a giovani studenti e alla diffusione della cultura, ritengo che la futura destinazione del Cacao dovrebbe sposare le decisioni già prese andando a completarle e integrarle. Cosa c’è nei parchi cittadini più famosi e importanti del mondo che manca invece al Valentino? Un teatro. Semplicemente un teatro.
C’è in Central Park a New York, c’è a Regent Park a Londra, ad Amsterdam a Bologna. Per dirne alcuni. Quel teatro al Valentino sarebbe un punto verde stabile, un offerta culturale per i cittadini e un’attrattiva per i turisti. La gestione potrebbe essere affidata ad un operatore culturale in grado di proporre un cartellone di eventi teatrali, musicali e cinematografici. Un operatore culturale che lavori in sinergia con Politecnico, l’offerta rivolta agli studenti del campus, e con Biblioteche che avrebbe a disposizione uno spazio per le iniziative culturali. Pensate all’off del Salone del libro in quella cornice naturale.
Provate anche ad immaginare una collaborazione con l’orto botanico in fase di progettazione del teatro. Altro che ruota panoramica messa di traverso, di sbieco o per tre quarti. E già che ci siamo, e avremmo dovuto esserci da tempo, facciamo questa cosa che sembra un’impresa impossibile: toglietele queste benedette auto dal Valentino che non se ne può più.
Insomma questa amministrazione rischia di passare, insieme alla sua sindaca, senza lasciare tracce di se. Giusto una bippata sul tramvai. Fatela una cosa bella, il Cacao diventi meravigliao. Ovviamente non vi voterò, ma da cittadino di questa splendida città vi sarò riconoscente.