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giovedì, 5 Dicembre 2024

Dopo le cariche del Primo Maggio a Torino: “Ristabiliamo la verità e costruiamo la mobilitazione per la pace”

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Redazione
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Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

Quanto successo durante il corteo del Primo Maggio è inaccettabile, esattamente come la ricostruzione giornalistica che ne è stata fatta.

Lo spezzone sociale composto da varie realtà e sensibilità è stato brutalmente bloccato e caricato dalle forze dell’ordine mentre si trovava in Via Roma in maniera assolutamente gratuita ed insensata. I giornali parlano di tentativi di sfondare il cordone di polizia e di bastoni, falsità da velina questurina che provano a riabilitare l’assurda gestione dell’ordine pubblico. Diverse cariche con decine di manifestanti ferit*

Lo spezzone sociale, che semplicemente stava sfilando in corteo, era composto da decine di realtà della città che si battono contro la guerra, lo sfruttamento sul lavoro, la violenza di genere, il razzismo e la devastazione ambientale. È comodo ricondurre una piazza ricca e articolata, che affronta la questione del rifiuto della guerra partendo da sensibilità diverse, a un gruppo di facinorosi.

Lo spezzone sociale era in realtà una delle parti più numericamente nutrite del corteo e sicuramente quello più marcatamente attraversato da giovani. Ai/alle giovani e ai loro interrogativi sul futuro viene risposto con manganellate e divieti.
L’intervento della polizia tendeva proprio a separare questa parte del corteo dall’altra parte della manifestazione, anch’essa consistente e formata dalle associazioni pacifiste e dalle organizzazioni della sinistra radicale, che si caratterizzava contro la guerra e contro il governo che la sostiene. Questa manovra è stata sconfitta dalla solidarietà che si è realizzata in piazza.
Rimandiamo al mittente la narrazione falsificata che è stata fatta dai giornali e chiediamo che venga ristabilita la verità.

Crediamo che quella appena passata, benché funestata dalla violenza delle forze dell’ordine, sia stata un’importante giornata che pone le basi per costruire una mobilitazione popolare e di massa contro la guerra ed il riarmo nella nostra città. Una mobilitazione necessaria e urgente di fronte all’irresponsabile corsa al riarmo e ai costi umani, sociali e ambientali della guerra.

Non ci fermeremo qui: continueremo a mobilitarci in questa direzione attraversando le prossime giornate di lotta, in particolare lo sciopero generale indetto dai sindacati di base per il 20 Maggio. Le nostre vite valgono più dei loro profitti!

Network Antagonista Torinese
(Csoa Askatasuna, Csa Murazzi, Kollettivo Studenti Autorganizzati Torino – KSA , Collettivo Universitario Autonomo – Torino , Prendocasa Torino , Spazio Popolare Neruda – Le famiglie dello Spazio popolare Neruda)

ANPI Grugliasco 68 Martiri
Anpi Nizza Lingotto
Cobas Torino
Collettivo Studentesco Valsusa
Comitato Giovani No TAV
Comitato Popolare San Salvario
Csoa Gabrio
Cub Torino
Ecologia Politica Torino
Fridays For Future Chieri
Fridays For Future Torino
Fridays For Future Val Susa – Italy
Fronte della Gioventù Comunista – Torino
Fronte Popolare Torino
LaSt Laboratorio Studentesco
Mamme in piazza per la libertà di dissenso
Manituana – Laboratorio Culturale Autogestito
Movimento NoTav – Notavinfo Notav
Non Una di Meno – Torino
Potere al Popolo – Torino
Progetto Palestina
Rifondazione Comunista Torino
Sinistra Anticapitalista Torino
Si Studenti Indipendenti

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