I 984 cassintegrati della De Tomaso possono tirare un sospiro di sollievo. Il ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato ha firmato oggi l’intesa con i sindacati che prolunga la cassa integrazione di altri quattro mesi, a partire dal 5 gennaio. L’accordo, riguardante 984 lavoratori di cui 855 dello stabilimento di Grugliasco e 129 di quello di Livorno, è stato stipulato dopo che il gruppo Lotus Car, nome storico dell’automobilismo sportivo, ha manifestato un interesse per la ditta italiana, attraverso la mediazione di un investimento lussemburghese.
La Lotus Car, industria britannica, che oggi fa capo alla malese Proton del gruppo finanziario – industriale Drb-Hicom, uno dei più importanti del Paese, parrebbe voler acquistare il marchio De Tomaso e dar lavoro a circa metà dei dipendenti. E non sarebbe questa l’unica possibilità di salvezza della ditta italiana, perché anche Ming Jun Auto Industry, un gruppo cinese che si occupa di metallurgia e nella produzione di mezzi di trasporto, si sarebbe dimostrato interessato al futuro dei suoi stabilimenti.
Tanto che lo scorso novembre una delegazione di manager della ditta orientale sono stati a Torino, dove hanno visitato le fabbriche e incontrato giudice fallimentare e autorità locali. «Adesso – afferma Vittorio De Martino, segretario regionale Fiom – ci aspettiamo che le cordate interessate all’acquisto concretizzino la loro proposta con un piano industriale. Per ora sono stati scongiurati i licenziamenti. Ora le istituzioni devono operare per fare in modo che queste manifestazioni si traducano in obiettivi concreti tali da salvaguardare l’occupazione e la produzione industriale».