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sabato, 27 Luglio 2024

Crisi aziendali: i dati del 2022, principali cause e strategie per evitarle

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La crisi aziendale è un tema che purtroppo anima gli incubi di numerose imprese della Penisola. Si fa riferimento ad una situazione in cui l’azienda subisce un cambiamento improvviso e violento, solitamente dovuto a fattori esterni al di fuori del suo controllo, che ne mette seriamente a rischio la sopravvivenza. In sintesi, è quanto avvenuto ad esempio a causa del Covid, che ha letteralmente ribaltato più di una certezza. Oggi approfondiremo alcune informazioni e alcuni dati che testimoniano la situazione di crisi vissuta da alcune imprese, con un riferimento alle cause scatenanti e alle migliori strategie per evitarle.

Le crisi aziendali, tra fattori scatenanti e numeri

Si parte analizzando i numeri relativi alle crisi aziendali, con il 2022 che non è partito in modo molto positivo, con ben 69 tavoli di crisi. Nello specifico, nel primo trimestre si sono verificati svariati fallimenti aziendali, con un aumento significativo rispetto allo scorso anno. I settori colpiti dalla crisi sono numerosi, partendo dalle aziende che lavorano nel settore industriale dei metalli, fino ad arrivare al turismo, alla ristorazione, al trasporto aereo e alla produzione di elettrodomestici. 

I comparti che, invece, sono stati in grado di salvarsi sono stati quelli legati alle eccellenze del made in Italy, come nel caso del food e dell’artigianato. Il supporto a tali settori, spesso, arriva anche da specifici strumenti capaci di salvaguardare di queste attività. Tra i mezzi per riuscire a prevenire una crisi d’impresa, ad esempio, vi è il ricorso ad alcuni documenti come il concordato preventivo, per citare un’opzione. Si tratta di un documento che permette all’impresa di proseguire la propria attività senza dover incorrere – appunto – nel fallimento. 

Per quel che riguarda le cause scatenanti delle crisi, infine, va precisato che la pandemia non ha di certo aiutato; ma questo non è sicuramente l’unico elemento da prendere in considerazione. Esistono altri fattori di rischio molto diffusi: si parla ad esempio della cattiva gestione del capitale circolante, o la mancata digitalizzazione.

Esempi di strategie aziendali per affrontare la crisi

Ci sono determinati periodi e fasi storiche in cui la crisi può mettere in difficoltà anche la più sana delle aziende. Ma esistono comunque delle strategie attuabili, che consentono di diminuire sensibilmente il fattore di rischio. Si fa ad esempio riferimento al consolidamento del capitale circolante, che consente di avere una maggiore riserva finanziaria in caso di eventi non preventivabili e improvvisi. Un altro sistema spesso adottato è la modifica del proprio modello di business, per renderlo più resiliente e adattabile ai cambiamenti del tempo. Non possiamo inoltre dimenticare l’importanza della trasformazione digitale: investire nelle nuove tecnologie e nei nuovi canali di comunicazione, infatti, è un passo fondamentale per rimanere a galla durante una crisi. 

In conclusione, le strategie progettate sul lungo termine sono da preferire, e ovviamente è indispensabile tenere sempre sotto controllo i processi aziendali, per individuare anzitempo quelle criticità che potrebbero esplodere in futuro.

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