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sabato, 27 Luglio 2024

Come sono cambiate le abitudini dei consumatori italiani 

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Il commercio è, da sempre, un fattore determinante per quanto concerne la composizione del PIL di qualsiasi economia, quella italiana inclusa. In un momento come quello attuale, dove l’inflazione “morde” e i tassi aumentano colpendo le famiglie che hanno contratto mutui a tasso variabile, tutti i cittadini del Belpaese sono particolarmente attenti nella gestione delle proprie risorse economiche. E nei prossimi anni, con ogni probabilità, lo saranno ancor più. 

Se guardiamo agli ultimi vent’anni, non si può far altro che notare come le abitudini dei consumatori italiani siano radicalmente mutate, grazie, in primis, all’e-commerce, un settore che è cresciuto esponenzialmente, anno dopo anno, diventando fondamentale per le sorti anche del PIL italiano, nonostante un certo “scetticismo” iniziale. D’altro canto, gli italiani sono storicamente restii al cambiamento. E anche il commercio on-line è stato accolto con un po’ diffidenza dagli abitanti dello Stivale. 

L’importanza dell’e-commerce è emersa durante il periodo del lockdown

Non appena compresi, però, gli enormi vantaggi che è in grado di fornire a ciascuno di noi, l’e-commerce è diventato imprescindibile per milioni di italiani, che oggi lo sfruttano costantemente per i loro acquisti di qualsivoglia natura. Esso, ad esempio, è stato di fondamentale importanza durante il periodo del lockdown, quando – ad eccezione dei beni e servizi considerati “essenziali” – non era possibile effettuare acquisti in presenza.

Proprio in quel drammatico contesto storico, con le persone costrette a stare a casa per evitare la diffusione di una pandemia sconosciuta nell’era moderna, anche quei soggetti ancora scettici sull’e-commerce hanno dovuto ricredersi, ricorrendo allo stesso per poter effettuare acquisti talvolta fondamentali per il proprio benessere. L’importanza del commercio online, in quel momento, non è stata più messa in discussione da nessuno. E oggi, fortunatamente lontani da quei tempi, siamo tutti consci dei grandi benefici che offre. 

Basti pensare, ad esempio, alla comodità di poter ricevere al proprio domicilio la merce tanto desiderata, senza dover consumare carburante (assai costoso nell’ultimo periodo) per recarsi in località, talvolta non propriamente prossime al proprio domicilio, nell’effettuare l’acquisto di beni o servizi, evitando anche un dispendio temporale non indifferente. La comodità, tuttavia, non è solo il primo dei tanti appeal offerti dall’e-commerce. 

L’e-commerce continua a crescere anche dopo la pandemia: i motivi del successo

Un altro significativo fattore, che ha fatto breccia nel cuore degli italiani, è stato quello del risparmio. Inutile negare, infatti, come grazie al commercio online si possono sostenere costi inferiori rispetto al commercio tradizionale, che in un paese come il nostro, alla prese con una significativa diminuzione del potere d’acquisto dei ceti medi e bassi da oltre un decennio, ha trovato terreno fertile. I dati, come spesso accade, sono il termometro più interessante per comprendere la portata dell’evento. 

Si stima, a tal proposito, che l’acquisto di beni o servizi online consenta di poter risparmiare – mediamente – circa il 25% rispetto al commercio tradizionale, risultando di straordinario supporto soprattutto per gli acquisti che implicano un significativo allentamento dei cordoni del portafoglio. Comodità e risparmio, quindi, sono i due elementi maggiormente attrattivi, che consentono all’e-commerce di continuare a crescere. 

Certo, il ritmo di crescita registrato nel biennio 2020/2021 resterà, con ogni probabilità, irripetibile se non in condizioni straordinarie emergenziali. Ma anche negli ultimi diciotto mesi, nonostante il ritorno alla cosiddetta “normalità” pre-covid, il commercio online ha fatto registrare un aumento di quasi il 10%, sfiorando la ragguardevole somma di 50 miliardi in termini di volume d’affari. Chi pronosticava una decrescita dell’e-commerce non appena conclusa la fase emergenziale, è stato smentito dai fatti. 

Quali sono i beni e servizi maggiormente acquistati online dagli italiani 

Internet, d’altro canto, è diventato una sorta di “amico” virtuale della nostra quotidianità, utilizzato anche per motivi di evasione e divertimento, come chattare con gli amici o effettuare videochiamate a tutte quelle persone care che la vita, ahinoi, ci ha portato geograficamente lontano: grazie ad uno smartphone, in pochi secondi possiamo sentirle più vicine nonostante le migliaia di chilometri di distanza. 

Il fattore “intrattenimento”, d’altronde, è estremamente correlato alla grande rete telematica, grazie alla possibilità di usufruire di servizi legati allo svago e al divertimento che spaziano dai casinò online italiani con licenza AAMS ai portali OTT e on-demand, alla ricerca di quel sano relax indispensabile per ritemprarsi dopo una dura giornata di lavoro. Questi sono quelli maggiormente ricercati per quanto concerne il settore dei servizi online

Nel commercio online, tuttavia, il settore dove si registra il maggior numero di vendite è quello tecnologico. E diversamente, dato lo stretto legame tra “grande rete telematica” e “hi-tech”, non poteva essere. Tra gli oggetti più venduti il primato resta appannaggio degli smartphone, anche se registrano un ritmo di crescita inferiore rispetto all’epoca pre-pandemica. 

Negli ultimi anni, invece, si è verificato un forte aumento delle vendite di personal computer, diventati nuovamente “centrali” per poter effettuare il cosiddetto “lavoro agile”, diventato celebre con la terminologia anglosassone di “smart working”. 

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