Le ultime bordate di questa campagna elettorale da queste parti si sparano ad “alzo zero”. La prova arriva dal botta e risposta tra il presidente del consiglio regionale del Piemonte e candidato al Senato per il Partito Democratico Mauro Laus e la deputata uscente del Movimento Cinque Stelle e ricandidata alla Camera Laura Castelli.
Ad aprire il fuoco è proprio lei attraverso i social: «L’ex presidente della Cooperativa Rear che – dice – non perde il vizio e continua a dire bugie, a infangare il Movimento 5 Stelle e l’amministrazione Chiara Appendino, nonostante la Corte d’Appello di Torino abbia condannato la Rear a risarcire un ex lavoratore pagato con salario da fame».
La Castelli aggiunge: «Laus parla di leggi sul salario minimo ma nel contempo, da presidente del consiglio, affida un incarico da 117mila euro l’anno a una sua ex collaboratrice in Rear attuale consigliera comunale. Questi metodi devono finire al più presto».
Immediata la risposta di Mauro Laus: «Laura Castelli chi? La staffista grillina diventata nota perché arrotondava lo stipendio compilando dichiarazioni dei redditi utilizzando gli uffici pubblici? La stessa che aveva trasformato, in orario di lavoro, gli uffici del gruppo Cinquestelle di via Alfieri in un Caf privato in grado di provvedere alla compilazione dei modelli fiscali di privati cittadini, utilizzando telefoni e pc della pubblica amministrazione?»
Continua il presidente del consiglio Regionale: «Questo leggevano i cittadini piemontesi sui mezzi stampa nell’agosto 2012. Invito la Castelli ad entrare nel merito delle questioni magari in un confronto pubblico anche post elezioni per parlare di questione morale e lavoro. Comprendo però abbia delle difficoltà su queste specifiche competenze, ma può sempre avvalersi dell’aiuto del ministro al lavoro già individuato dal M5S per il prossimo governo».