Congelati i licenziamenti Embraco. Almeno fino al prossimo anno. Una svolta che in realtà qualcuno aveva già predetto: per dodici mesi gli stipendi saranno garantiti ai lavoratori dello stabilimento di Riva di Chieri, circa cinquecento, che non riceveranno a fine marzo le lettere di licenziamento.
La notizia arriva direttamente da Roma, dal ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda, che oggi si è incontrato con i sindacati. «È stato raggiunto l’accordo per la sospensione dei licenziamenti per avere il tempo di operare una reindustrializzazione su cui Embraco e Whirpool si sono impegnati e si impegneranno anche economicamente – ha annunciato Calenda – In questo periodo i lavoratori prenderanno lo stipendio pieno non ci sarà il part-time o riduzione di orario e questo avverrà a carico dell’azienda».
«Abbiamo messo in sicurezza l’accordo prima delle elezioni – ha ribadito lo stesso ministro – lo dovevamo ai lavoratori».
Dopo l’accordo l’azienda ha diffuso una nota: «L’incontro di oggi rappresenta un passo importante nell’ambito di un rinnovato spirito di collaborazione tra Whirlpool Corporation, capogruppo di Embraco Europe S.r.l., i rappresentanti dei lavoratori, i sindacati e le istituzioni italiane a livello nazionale, regionale e locale».
«Embraco – continua la nota – ha presentato una nuova soluzione alternativa per sostenere i dipendenti di Riva presso Chieri per un periodo di tempo più esteso, mantenendo le proprie attività operative fino alla fine del 2018, e portando avanti al contempo la ricerca di un partner per la reindustrializzazione del sito».
Ed ancora: «Embraco rimane impegnata a lavorare, nelle prossime settimane, in stretta collaborazione con i rappresentanti dei lavoratori e con le istituzioni per finalizzare un accordo legalmente sostenibile e nei migliori interessi di lungo periodo per tutto il personale coinvolto».
Soddisfazione da parte dei sindacati. «Si apre uno spiraglio positivo – dice il segretario generale della Fim Marco Bentivogli – noi dobbiamo sempre valorizzare anche i piccoli passi che si fanno in avanti. Eravamo in attesa dei 120 giorni per le lettere di licenziamento, credo che ci siano le condizioni per scongiurarli».
Per Lino La Mendola della segreteria Fiom Torino «oggi abbiamo rimosso un ostacolo dato dalla posizione intransigente di Embraco. Adesso però abbiamo un libro bianco tutto da scrivere attraverso la reindustrializzazione del sito»,
La Mendola evidenzia anche la novità positiva, ovvero il ruolo di Invitalia che «qualora il processo di reindustrializzazione non andasse a buon fine nel 2018, prenderà in carico direttamente i lavoratori attraverso il fondo creato dal ministro Calenda».
«Oggi abbiamo aperto la strada alla garanzia dei posti di lavoro, temi che saranno ribaditi con lo sciopero del 13 marzo», aggiunge il segretario della Uilm torinese Dario Basso che continua «Il percorso avviato oggi concede più tempo per attuare un piano di reindustializzazione vero, che dovrà essere in grado di ricollocare il maggior numero possibile di lavoratori. Non accetteremo mai i licenziamenti e lavoreremo fino all’ultimo per contenere l’impatto sociale». Per il risultato ottenuto si complimenta anche il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni: «Un accordo importante per centinaia di lavoratori. Ottimo lavoro di Carlo Calenda», mentre su Twitter il segreatario del Partito Democratico Matteo Renzi elogia il ministro «Una ottima notizia, bravo Carlo. Ci tenevo a ringraziare il ministro Calenda che ha avuto un ruolo fondamentale nel raggiungere questo obiettivo che, per certi aspetti, è anche migliorativo di quello che ci si era proposto perché ci sono mesi in piu’ per raggiungere l’obiettivo della reindustrializzazione e i lavoratori avranno lo stipendio pieno e non solo la cassa integrazione».
Secondo il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino «è stato un impegno di tutti, il ministro Calenda ha dato un contributo fondamentale».
«Finalmente una buona notizia». Questo il commento del parlamentare europeo Pd Daniele Viotti. «Grazie all’insistenza e alla caparbietà del Ministro Calenda e alla mobilitazione di tutte le Istituzioni che si sono occupate della vicenda Embraco (anche qui al Parlamento Europeo, qualche giorno fa, insieme a Chiamparino e Tajani), alle organizzazioni sindacali e ai lavoratori, oggi è arrivata la notizia del congelamento dei licenziamenti per tutto il 2018. Ora abbiamo un anno di tempo per costruire una soluzione che permetta di uscire da questa situazione nel migliore dei modi. Per i lavoratori, per le loro famiglie e per tutto il nostro territorio».
«C’é il M5S che sciacalla i selfie con i lavoratori che protestano, c’è chi strumentalmente dà la colpa all’Europa come il centrodestra e c’è poi chi si impegna giorno dopo giorno per cercare una soluzione concreta ai problemi come il Governo Gentiloni», è quanto scrive Silvia Fregolent, vicepresidente dei deputati Pd e candidata alla Camera.
Per concludere la parole del segretario torinese del Partito Democratico Mimmo Carretta e del responsabile enti locali Raffaele Gallo: «Apprendiamo con grande soddisfazione che è stato raggiunto l’accordo per la sospensione dei licenziamenti di Embraco. Un primo grande risultato per i dipendenti di Riva presso Chieri. Ringraziamo il ministro Calenda e il presidente Chiamparino per l’operato svolto, certi che si sia imboccata la strada giusta e che tutto si concluderà nel migliore dei modi».
Scritto da Clelia Ventimiglia