Nessun dubbio sulla validità del vaccino AstraZeneca, nonostante il lotto ritirato anche in Piemonte. A calmare le acque è il professor Giovanni Di Perri, responsabile delle malattie infettive dell’ospedale Amedeo di Savoia di Torino, che afferma: “Non sono preoccupato. Vorrei indubbiamente saperne di più, ma considerando che l’hanno dato a milioni di persone il denominatore è enorme. Occorre far chiarezza sulla natura di questi disordini, però la numerosità al momento è talmente esigua che non mette in discussione la validità del prodotto”.
“E’ difficile da valutare – osserva ancora Di Perri – perché sono pochi casi, fra l’altro con un tipo di disordine coagulativo che normalmente non fa parte della sfera degli effetti collaterali che si attribuiscono ai vaccini. Di vero c’è che lo hanno già usato milioni di persone, quindi deve trattarsi di una nicchia la cui natura, fra l’altro va ben descritta”. Quanto al timore che si è creato in seguito a questo caso, Di Perri osserva che “il debole dei vaccini nella percezione collettiva è che sono dati alla massa o a grandi categorie. Capita che vi siano eventi interferenti, che magari inizialmente possono far credere che sia la responsabilità del vaccino se succede qualcosa di inatteso e spiacevole. Talvolta può essere anche stato vero, soprattutto in passato – conclude -, ma oggi i vaccini sono molto diversi, più leggeri, fatti in maniera molto più semplice. I vaccini che stiamo usando in questa fase contro il Covid vengono da un’evoluzione straordinaria”.