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sabato, 27 Luglio 2024

Arrivano le mappe da satellite per controllare il Coronavirus

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Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

Sono pronte le prime mappe da satellite delle regioni, fornite dalle aziende del gruppo Leonardo alla Protezione civile per supportare la gestione dell’emergenza dovuta all’epidemia da Coronavirus.
Le mappe serviranno ad avere un quadro sempre aggiornato della situazione sul territorio e sugli spazi pubblici in vista della Fase 2 dell’emergenza.
Le prime mappe sono di Torino e sono state pubblicate nell’ambito del servizio Copernicus Emergency Managment Service “Rapid Mapping” dell’omonimo programma coordinato dalla Commissione Europea in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Europea (Esa) e con il contributo dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi).
Il servizio è erogato da un consorzio gestito da e-Geos (società costituita da Telespazio 80% e Asi 20%), ed è la prima volta che viene attivato in occasione dell’epidemia da coronavirus.
“Nelle mappe, spiega Leonardo, le zone di interesse che sono identificabili dalle immagini satellitari sono soprattutto le aree ospedaliere e i presidi mobili, i mercati rionali all’aperto, i parchi e le pertinenze. Per quanto riguarda le aree ospedaliere le mappe consentono alle autorità sanitarie e di Protezione Civile di censire le strutture mobili e di individuare quelle interessate da un maggior bacino di utenza potenziale, anche in relazione all’età della popolazione, in modo da poter evidenziare situazioni di possibile sovra-affollamento e criticità. Per quanto riguarda i mercati all’aperto è possibile invece identificare le strade di accesso e le zone di pertinenza, le superfici disponibili e la densità massima di accesso dei cittadini per permettere alle amministrazioni locali di gestire la graduale riapertura dei mercati all’aperto e di quelli al coperto”.
“Gli stessi tipi di dati – conclude Leonardo – saranno utilizzati per mappare parchi e ville”.

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