“Siamo davvero lieti che con il Decreto Rilancio il Presidente del Consiglio dei Ministri, Conte, abbia tenuto fede ad un impegno assunto lo scorso ottobre in occasione della sua visita a Torino, riconoscendo in questo modo il ruolo primario della nostra città nell’industria manifatturiera in Italia, soprattutto per quanto concerne il settore auto”, con queste parole Dario Gallina, Presidente dell’Unione Industriale di Torino, esprime soddisfazione per l’inserimento dell’art 49 di finanziamento del Manufacturing Center all’interno del Decreto Rilancio.
“Questa prima rata di 20 milioni costituisce un importante passo per l’avvio e la realizzazione di un polo internazionale specializzato nell’automotive – spiega il Presidente – e un riconoscimento rilevante per il nostro territorio, di cui viene compreso il fondamentale ruolo di trasformazione tecnologica in un settore di storica vocazione della nostra Città. Le risorse stanziate dal Governo, messe a sistema con quelle regionali, possono avere un effetto moltiplicatore per la nostra crescita, basato sulle nuove tecnologie e sulla formazione, che sono i due pilastri su cui costruire un percorso virtuoso coinvolgendo grandi e piccole imprese”.
“Condividiamo, dunque – prosegue Gallina -, la soddisfazione della sindaca Chiara Appendino e del Magnifico Rettore del Politecnico di Torino, Guido Saracco, il cui apporto è stato sicuramente fondamentale per ottenere questo risultato. L’augurio ora è che questo rappresenti un primo, quanto necessario, passo di una strategia che deve essere più ampia e coordinata per il rilancio dell’intero settore manifatturiero e automotive, torinese ed italiano”.
“Sono ora indispensabili – spiega – i 30 milioni di euro accantonati dalla Regione Piemonte, che ci auguriamo vengano stanziati già nel testo in approvazione in questi giorni dal Consiglio Regionale. Ma oltre all’MTCC serve che Regione Piemonte e Governo plasmino una politica di rilancio nei confronti di un settore che sta affrontando una fase di profonda agonia, strutturando misure coerenti ed efficaci, oggi purtroppo assenti all’interno del Decreto legge”.
“Il calo delle vendite di auto nel mese di aprile – continua – è stato drammatico e le aspettative per i prossimi mesi sono molto cupe. Un piano strutturato per rilanciare il rinnovamento del parco auto, che in Italia vede ancora oltre 4 milioni di automobili Euro zero maggiormente inquinanti, è indispensabile per una filiera che coinvolge oltre 1 milione di lavoratori in tutta Italia”.
“La fase 3 – conclude – con nuovi ed ulteriori provvedimenti sarà determinante nella ripartenza del sistema produttivo italiano ora gravemente penalizzato”.