di Angela Conversano
Spendere solo 180 euro per costruire una casa. Si può ed è semplice. È quello che ha fatto Michael Buck, un ex professore che all’alba dei 60 anni ha deciso di usare materiali naturali e recuperare quelli di scarto per edificare una “cob house”. Situata nel suo giardino, nella campagna dell’Oxfordshire, l’uomo ha quasi realizzato il suo sogno in otto mesi: “quasi” perché il suo obiettivo iniziale era costruire una casa a costo zero. Solo sabbia, argilla, paglia, acqua e legno sono serviti per il suo lavoro. Una tecnica, quella della terra cruda, completamente ecosostenibile, resistente ed economiche. Si tratta di una valida alternativa ai costi esosi delle case e un’azione rispettosa dell’ambiente: una struttura che nasce dalla natura e alla natura ritornerà un giorno.
L’elettricità non c’è, la casa è riscaldata grazie ad un forno a legna, la luce è prodotta da candele e l’acqua proviene da una fonte naturale nelle vicinanze della villetta. Il concetto è chiaro: con la semplicità e con la valorizzazione di materiali naturali si può spazzare via la convinzione per cui sia inevitabile indebitarsi per pagare una casa. Con la sua umile costruzione, l’ex insegnante di arte diventa l’esempio di un rapporto delicato e non aggressivo nei confronti dell’ambiente e della natura. «Per avere un tetto è necessario disporre solamente della terra su cui costruire – racconta l’uomo – volevo una casa in sintonia con il paesaggio e non una che si intromette su di esso».
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