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sabato, 27 Luglio 2024

Tutti (o quasi) contro il cyberbullismo. Regione approva la legge

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La consigliera della Lega Nord, Gianna Gancia, non vota: “Non serve una legge”

La Regione Piemonte da oggi ha una legge contro il cyberbullismo, ovvero il bullismo in rete, un fenomeno in crescita che attacca, offende o minaccia qualcuno usando gli strumenti informatici.
La proposta, il cui primo firmatario è il consigliere Partito Democratico Domenico Rossi, è stata approvata oggi dal Consiglio regionale a quasi un anno dalla presentazione, nonostante le promesse di una rapida discussione. Oltre alla maggioranza di Sergio Chiamparino, il tema ha incontrato una trasversale condivisione del voto con la sola astensione polemica della Lega Nord.
L’iniziativa prende le mosse dalla tragedia della piemontese Carolina Picchio, morta suicida nel 2013 a 14 anni, per la quale la Procura dei Minori di Torino ha intentato il primo processo italiano contro soggetti accusati di episodi di cyberbullismo.
Il Piemonte è una delle tre Regioni italiane in cui il fenomeno ha maggiore incidenza. “La Regione – ha dichiarato il primo firmatario Rossi – non ha competenze in campo penale ma può fare molto sul fronte educativo e della prevenzione”. La legge istituisce un fondo in cui confluiranno 600 mila euro per il triennio 2018-2020, risorse che la Regione utilizzerà per finanziare, attraverso un bando annuale, progetti di carattere culturale, sociale, ricreativo e sportivo. Tutte iniziative affidate ai Comuni, alle aziende sanitarie e alle associazioni.
“La legge regionale – sottolinea il primo firmatario Rossi – si affianca a quella nazionale per la prevenzione e il contrasto al cyberbullismo che si rivolge anche al bullismo classico con specifici interventi sotto il profilo educativo”.
Oltre al piano di interventi, la legge prevede l’istituzione di centri specializzati per il recupero dei ragazzi colpiti dal fenomeno, siano essi vittime o bulli, di una giornata regionale contro bullismo e cyberbullismo e di un “patentino” per i giovani per insegnare l’uso consapevole della rete.

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