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venerdì, 17 Maggio 2024

Truffe affettive. Parla una ex commissario polizia locale: “Una culla che si trasforma in un inferno”

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Moreno D'Angelo
Moreno D'Angelo
Laurea in Economia Internazionale e lunga esperienza avviata nel giornalismo economico. Giornalista dal 1991. Ha collaborato con L’Unità, Mondo Economico, Il Biellese, La Nuova Metropoli, La Nuova di Settimo e diversi periodici. Nel 2014 ha diretto La Nuova Notizia di Chivasso. Dal 2007 nella redazione di Nuova Società e dal 2017 collaboratore del mensile Start Hub Torino.

L’uomo denuncia molto meno delle donne.  Molti truffatori operano sui siti di politici o su innocenti gruppi social che trattano di piante, hobbistica e volontariato. Sono sempre più agguerriti, preparati e il loro business cresce di continuo. E’ il mondo delle truffe affettive con un giro di diversi milioni di euro solo per quanto emerge dalle denunce. Si fa presto a dire “ma quella è una scema”, in realtà ci cascano fior di imprenditori, docenti, medici, professionisti e non solo la casalinga di Voghera.  Un contesto in cui la fragilità fa cadere ogni barriera.

Spesso le vittime, toccate nei sentimenti e manipolate nel profondo da aitanti innamorati che si rivelano profili fantasma rubati dalla rete, oltre al danno economico subiscono un pesante tracollo psicologico. Un quadro che non facilita le denunce per la vergogna nell’ammettere l’inganno subito. 

 Abbiamo posto alcune domande a Liliana Ferrari. Un’ex commissaria di polizia locale di Modena che ha messo la sua esperienza anti tratta e antitruffa nell’impegno per prevenire e capire i risvolti, in continua evoluzione, di un fenomeno molto più ampio e complesso di quanto si possa pensare.  Questo con il supporto dell’associazione ACTA (Associazione Contro Truffe Affettive) che, in dieci anni di attività, ha aiutato oltre ventimila donne a denunciare e far emergere questi crimini per lungo tempo poco considerati.  

“Occorre smontare lo stereotipo che vede queste truffe come opera di giovani centroafricani che, da un capannone pieno di pc, propongono i loro piani truffaldini a mature signore occidentali e non solo” è la premessa di Liliana Ferrari che, con il suo simpatico accento emiliano, precisa “quella è solo bassa manovalanza. L’ ultimo anello di un sistema molto organizzato che si è evoluto con nuove tecnologie e supporti di esperti (anche donne), in psicologia e informatica, con risvolti che toccano il crimine finanziario internazionale e il riciclaggio”.  

Insomma una realtà che una visione romantica e limitata, a volte anche razzista, non riesce a cogliere nella sua pericolosa complessità.

Dati del romance scam

Per capire l’entità e la vastità delle truffe affettive basti pensare che ci troviamo di fronte a un fenomeno in continua crescita con un giro che supera il miliardo di dollari. La Polizia Postale, che costantemente monitora il fenomeno, ha registrato nel 2021 un incremento del 118% dei casi di truffa affettiva rispetto al 2020, per un valore sottratto stimato in 4.500.000 di euro, mentre nel 2022 si è registrata un’ulteriore crescita del 39%.

In Italia l’importo medio sottratto è di 20mila euro, in raggiri in cui si passa da poche centinaia di euro a oltre 300mila.  Dati che rappresentano la punta di un iceberg, visto e che si basano su una piccola minoranza di truffati che denuncia. Una percentuale ancora troppo bassa, comunque cresciuta in questi anni dal 5 al quasi 10%.

  Non a caso i dati dell’Osservatorio Acta, che si basa sulle richieste di aiuto, attestano un quadro ancora più preoccupante per le sue reali dimensioni.

Si è anche riscontrato  come questi approcci possano avere finalità inerenti lo spionaggio aziendalecarpendo, attraverso un contatto friendly, notizie su un familiare manager attenzionato. 

Insomma un giro economico fuori controllo che, nei paesi centroafricani, può anche spostare di qualche punto il livello del Pil nazionale.  Le truffe affettive sono diffuse ovunque, ben oltre Ghana e Nigeria e Costa d’Avorio, e tra le nuove sedi di questo malaffare organizzato vi è l’Indonesia, mentre molto toccata risulta una realtà come il Canada.  

Poi certo vi sono attivi su questo terreno anche i cosiddetti “lupi solitari”.

Tornando a casa nostra, l’esperta torinese di ACTA ricorda come nel torinese l’operazione Casanovacondotta dalla Guardia di Finanza, conclusa nel 2021, portò ad arresti e denunce per cinquanta truffatori legati alla mafia nigeriana, con il sequestro di ingenti proventi frutto di frodi informatiche, truffe sentimentali e riciclaggio transnazionale.   Operazioni cha hanno riguardato anche altre zone come quelle condotte dai carabinieri nel savonese e dalla polizia abruzzese che dimostrano come, nonostante i raffinati escamotage informatici dietro cui si celano i criminali, sia possibile colpirli. 

“Io non ho subito truffe tuttavia mi sento coinvolta nel capire da dove arrivino, come si sviluppano e chi c’è dietro” ci confessa Liliana Ferrari, evidenziando come la mafia nigeriana sia una realtà pericolosa perché alquanto colta, in quanto tratta di confraternite che trovano la loro base in ambienti studenteschi che possono trasformarsi in un movimento criminale per droga, tratta esseri umani e truffe affettive.

L’evoluzione del fenomeno trova forza nella spaventosa crescita delle risorse disponibili che alimentano il business criminale, coinvolgendo esperti psicologi, informatici. 

 “Dietro ogni truffa vi sono almeno sei persone coinvolte, oltre al ragazzo con cui la vittima comunica. Inoltre spesso nello staff criminale è presente una donna, come abbiamo riscontrato in Ghana, operando come esche e ottenendo molte informazioni”. 

I dati che facilitano queste intromissioni nella vita delle persone non si ottengono solo via social, studiando i profili dei malcapitati. Vi è il caso di una dottoressa di Roma agganciata, dopo un convegno medico a Detroit, da una brillante persona che si spacciava per collega, che ha gradualmente conquistato la sua fiducia, con tanto di documenti ovviamente falsi, innescando un meccanismo perverso che alla lunga ha portato ad una vera e propria estorsione di somme importanti per la malcapitata.

“La malavita riesce ad avere informazioni anche attraverso pc dismessi da cui non sono stati cancellati i dati. Addirittura delle vittime di truffa ci hanno rivelato che le loro chat erano state raggiunte attraverso vecchi documenti carpiti all’esercito americano”- precisa Ferrari.

Sono elementi che possono rendere il truffatore credibile in quanto ricorre a documenti autentici abilmente manipolati. Interventi che prevedono il ricorso a validi tecnici del web.  Anche gli archivi informatici degli spedizionieri (come banche e assicurazioni per creare loghi e documenti che sembrano autentici) rappresentano un’ottima base per efficaci raggiri.

E’ quindi importante ripulire anche il nostro pc portatile che può contenere più elementi utili di una rete. Il costo del recupero dati non pare un problema per la malavita che riesce a produrre piattaforme con stringhe da 42 cifre corrispondenti agli investimenti come hanno scoperto con stupore degli esperti di cybersecurity.

Dettagli che rendono quanto mai complicato il riscontro della truffa nel mare magnum del web e del dark web.

Il dramma delle persone truffate  

La persona che resta sola nel vivere questo dramma può anche arrivare a drammatiche conseguenze, spesso chiudendosi in sé stessa senza potersi risollevare in mancanza di un aiuto. E’ un fenomeno importante che rovina la gente.

“T’indebiti, ti portano ad ipotecare la casa e vi sono casi limite in cui si finisce a dormire per strada”.Gente rovinata che, in preda alla vergogna, a volte arriva a coinvolgere amici e parenti per le richieste di denaro, spesso nascondendo il vero motivo della richiesta. Per questo occorre un approccio che limiti i complessi di colpa e porti le persone a reagire e denunciare.  In questo risulta fondamentale il ruolo di supporto delle associazioni che operano attraverso volontarie che spesso hanno vissuto sulla loro pelle queste situazioni.   

“Non è facile rompere questo muro di silenzio e vergogna” – ammette Ferrari – “troviamo persone che, oltre ad ostinarsi a inviare denaro al loro amico immaginari, fossero anche solo dieci euro al mese, si arrabbiano se si fanno intervenire i servizi sociali”. 

A questo proposito da Acta ci informano con orgoglio come, pur di lanciare un messaggio ad una persona sotto truffa, nel 2022 si sia arrivati a partecipare via web, d’accordo con i titolari, ad un’assemblea indetta per l’8 marzo per le lavoratrici di una fabbrica di Monterodondo (Roma). All’origine dell’iniziativa in realtà vi fu l’allarme dei dirigenti aziendali per una anomala richiesta di anticipo liquidazione che alimentò un terribile sospetto rivelatosi rivelatosi poi reale.

E gli uomini?  “Chi finisce nella trappola di questi raggiri se ne vergogna molto e denuncia molto meno delle donne”.

Risvolti psicologici.

Nella trappola il rapporto tra vittima e truffatore può diventare gradualmente una relazione di qualità, con una persona ritenuta affidabile, puntuale, con cui puoi confidarti.

“Sembra tutto ridicolo ma piano piano ci si culla, ci si lascia andare a quei continui messaggi e progressivamente cado lo scudo dell’io. Posso dire quello che non direi mai, come se parlassi ad uno psicologo.  Una culla che finisce all’inferno. Non si tratta di un rapporto legato a bisogni primari ma a quelli indotti da un tempo di solitudine” sottolinea la volontaria Acta, che aggiunge: “Ma attenzione. Non è che si cada nelle truffe perché si è soli. Oggi abbiamo tantissime relazioni ma sono poche quelle in cui   si scambia una parola reale”.

Insomma la fragilità ci rende accoglienti e non sussiste solo nel momento in cui subiamo il raggiro ma anche quando ad esempio perdiamo la pazienza. Osservazioni in cui è maestro lo psichiatra Vittorino Andreoli che parla di bisogni non primari ma indotti da un tempo di solitudine. 

La truffa affettiva se la conosci la eviti. Se la conosci diventa banale. Ma se non la conosci e non ci caschi è un colpo di fortuna.

La determinazione di questi volontari e la capacità di avere importanti supporti tecnico scientifici e socio psicologici apre nuove opportunità nella lotta a un crimine sempre più pervasivo e aggressivo.  Un’azione che trova la sua forza nell’opera di prevenzione e sensibilizzazione. Iniziative fondamentali in un mondo in cui le insidie per truffe, anche finanziarie, alimentate da fake e intelligenza artificiale(che facilita la creazione di falsi profili funzionali al romance scam), sono sempre più grandi per chi è davanti a un pc.  

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