È stato identificato grazie alla cartelletta porta documenti. Destino infelice per un rapinatore a cui i carabinieri di Vigevano, in provincia di Pavia, sono riusciti a dare un volto e un nome. Ma non perché avesse dimenticato la carta d’identità, ma perché incautamente aveva lasciato le proprie impronte sull’elastico della cartellina.
Si tratta di Carmelo Sole, imprenditore 36enne, arrestato a Trofarello, a pochi chilometri da Torino, per aver rapinato la Banca Popolare di Novara a Robbio, vicino a Pavia.
L’uomo, insieme a dei complici, aveva dato l’assalto alla filiale. La banda aveva legato le mani e i piedi di quattro impiegate, le avevano rinchiuse nel caveau e poi erano fuggiti con un bottino di 34mila euro.
Ma un dettaglio, come detto, ha incastrato Carmelo Sole: una cartellina gialla porta documenti che le impiegate si ricordavano di averla visto in mano a una dei rapinatori. In seguito alle ricerche la stessa è stata ritrovata appoggiata a un mobile. Il lavoro dei Ris ha fatto il resto: gli agenti infatti sono riusciti a estrapolare il dna e identificare così Sole, il cui profilo era già inserito nel database delle forze dell’ordine perché era stato arrestato nel 2012 per un colpo in un’altra banca di Garlasco, sempre vicino a Pavia.
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