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sabato, 27 Luglio 2024

Torino rivuole i suoi Murazzi: più di diecimila in piazza

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I Murazzi tornano a vivere. Apparentemente per una domenica, ma in realtà proprio la manifestazione di ieri potrebbe aver dato il “la” per la riapertura degli spazi sul lungo Po, luogo storico della movida torinese.
Lo stesso sindaco Piero Fassino, sollecitato dalla petizione a lui indirizzata e diffusa nei giorni scorsi sul web, ha infatti scritto una lettera in cui garantisce che dal mese di maggio i Murazzi torneranno a essere luogo di aggregazione e di eventi.
Una dichiarazione che dovrà però fare i conti con le intenzioni della Procura torinese, che presto vorrebbe rimettere i sigilli alle porte del Csa Murazzi, storico centro sociale che dal 1989 sorge sulle rive del Po e che in questi mesi si è fatto promotore di una campagna in difesa delle celebri sponde torinesi.
Ma facciamo un passo indietro e torniamo a ventiquattro ore fa, quando si è aperta la manifestazione indetta col nome di “Murazzi On The Road – una giornata per la nostra città”.
Nonostante le nuvole e qualche goccia di pioggia, la giornata è cominciata fin dalla mattina con mostre, esposizioni, performance teatrali e altre attività culturali che hanno animato le sponde del fiume. L’evento è poi entrato nel vivo nel pomeriggio, con una “street parade” composta da qualche migliaio di persone e alcuni carri musicali che, partita da piazza Castello, si è snodata lungo via Po fino a raggiungere la centralissima piazza Vittorio. Qui, alle 19, è cominciata la parte più attesa della giornata, con un lungo concerto live gratuito che ha visto alternarsi diversi nomi storici della scena musicale torinese (e non solo), che hanno deciso di dare voce alla richiesta di riapertura dei Murazzi.
Tanti gli artisti che hanno calcato il palco di piazza Vittorio, molti dei quali hanno mosso i primi passi proprio tra i locali del lungo fiume: per citare qualche nome tra i più attesi della serata c’erano Subsonica, Motel Connection, Ensi, Linea 77, Zulù dei 99 Posse e infine gli Africa Unite, che intorno alla mezzanotte hanno chiuso il live. A quel punto l’evento si è spostato con un piccolo corteo sulle sponde del Po, dove per l’occasione il Csa Murazzi ha riaperto i battenti con un dj set con Boosta dei Subsonica che ha posticipato ancora di qualche ora la fine della serata.
L’entusiasmo e la partecipazione con cui migliaia di torinesi hanno accolto la giornata di ieri hanno confermato la centralità della vertenza che vede coinvolti gli spazi del lungo Po ma soprattutto il desiderio di continuare a fare dei Murazzi un luogo dedicato alla socialità e alle attività culturali, contro l’abbandono e la desertificazione cui il lungo sequestro di questi mesi li ha costretti.

 

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