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sabato, 27 Luglio 2024

Torino, il 2020 del Consiglio comunale tra sedute online e il ricordo di Fiorenzo Alfieri

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Rosanna Caraci
Rosanna Caraci
Giornalista. Si affaccia alla professione nel ’90 nell’emittenza locale e ci resta per quasi vent’anni, segue la cronaca e la politica che presto diventa la sua passione. Prima collaboratrice del deputato Raffaele Costa, poi dell’on. Umberto D’Ottavio. Scrive romanzi, uno dei quali “La Fame di Bianca Neve”.

Il consiglio comunale di Torino chiude i battenti sul 2020, anno difficile al quale la pandemia ha dettato tempi e modi, in ambito politico e amministrativo. Se l’augurio per l’anno che verrà non può che essere di poter abbracciare finalmente una serenità che consenta una gestione della città un po’ più liberi dal ritmo imposto dal virus, è pragmatico il focus sui 12 mesi che si stanno chiudendo. Nei quali a contraddistinguere l’attività è stato il costante ricorso alla tecnologia, con le sedute dell’assemblea e le riunioni on line.

Il presidente Francesco Sicari, il vice presidente vicario Enzo Lavolta e la vicepresidente Viviana Ferrero, sottolineano numeri importanti.

Il consiglio comunale in questo 2020 si è riunito 41 volte. Sono state presentate 131 delibere, 109 approvate; 126 le mozioni, 412 le interpellanze, 397 sono state quelle discusse. Le interpellanze a risposta scritta sono state 66 e 45 di queste hanno ottenuto risposta.

Le visite guidate a Palazzo civico si sono svolte, causa pandemia, soltanto nei mesi di gennaio e febbraio, salvo poi essere sospese per le restrizioni anticovid. In quei due mesi sono stati 526 i visitatori, 186 dei quali studenti.

Il presidente Francesco Sicari sottolinea “Un anno fa al centro del mio intervento ci fu la crisi climatica che era una vera emergenza, e i record fortemente preoccupanti raggiunti quest’anno ci invitano a non abbassare la guardia; ma le grandi sfide non arrivano mai da sole e oggi, a un anno di distanza, ci troviamo con un’altra grave emergenza che ha avuto un grande impatto sul nostro lavoro”. E sottolinea “la durata dei consigli da poco più di quattro ore è aumentato a più di sei: un incremento che tiene atto della flessibilità che la video conferenza offre. Più interpellanze, 268 l’anno scorso. Due terzi in più quest’anno. Dati importanti che sottolineano un grande lavoro delle persone che sono legate al lavoro dell’assemblea. La condivisione dei lavori d’aula on line e sui social ha contribuito a creare nei cittadini il desiderio di partecipazione”.

Nella relazione della Città, trova spazio importante l‘attività dell’Ufficio Garante dei detenuti: l’inchiesta della Procura di Torino sui casi di maltrattamento nella Casa Circondariale “Lorusso-Cutugno” che si è conclusa a luglio con l’allontanamento dai propri incarichi del Direttore e del Comandante del carcere, è avvenuta in un anno completamente segnato dalla grave emergenza sanitaria. Nei mesi più difficili non è mancato il sostegno alle direzioni ed è stata dirimente la mediazione durante le proteste che hanno sottolineato in pochi giorni tutte le falle di un sistema e i suoi numerosi limiti. E’ emerso come il cammino della pena non abbia concrete mete verso le quali dirigersi, ma continui a lottare con problemi noti, come l’elevato numero di persone detenute, la scarsa igiene, gli ambienti degradati, soprattutto quelli destinati alla Sanità. 

Il 2020 e la pandemia sono stati lo spartiacque per il modo di lavorare della macchina amministrativa – commenta Enzo Lavolta – . I dati di oggi sono figli di questa rivoluzione imposta dall’emergenza pandemica: da sottolineare l’incremento delle interpellanze, attribuibile all’attenzione dei gruppi di minoranze, la flessione preoccupante degli atti deliberativi approvati, che in un momento delicato come questo ci si aspetterebbe di veder crescere, a cui fa eco l’aumento degli atti di indirizzo che difficilmente potranno essere controllati considerato che l’anno prossimo ci saranno le elezioni amministrative”.

Fiorenzo Alfieri, ex assessore e uomo di profonda cultura scomparso qualche giorno fa, è stato ricordato con affetto e gratitudine, un esempio a cui ispirarsi, secondo Lavolta “soprattutto per chi tra pochi mesi avrà il compito di guidare la città.” Una riflessione profonda il vice presidente vicario la dedica alle 32 mila persone che sul territorio perdono il lavoro e alle famiglie della Thyssen . La città “continua a esser loro vicina, e lo ha testimoniato consegnando loro il memoriale a perenne ricordo del sacrificio dei sei operai che morirono nell’incendio del reparto”“Un’opera importante ma che non basta se non si copierà piena giustizia per quanto accaduto – conclude Lavolta – . Il memoriale è un monito per tutti noi, tra la scelta tra salute, lavoro e profitto non deve esserci ambiguità. La politica deve mantenere la barra dritta senza cedere a pressioni: non c’è nulla che valga la vita di un lavoratore o di una lavoratrice.”

Questa è la città della responsabilità e della capacità di adattarsi alle emergenze – sottolinea Viviana Ferrero – . Abbiamo testato la modalità on line, di call anche estese, abbiamo verificato come la presenza fosse importante. E citando Papa Francesco, ricorda “Peggio del virus, è il non imparare nulla dal virus. Ha funzionato la tecnologia come cercare la partecipazione dei cittadini. Tutto concorre a creare una città più solidale e di grande capacità nel cambiare, nell’includere, con particolare riguardo alle difficoltà e alle fragilità, alle persone anziane, malate e disabili.

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