Scoppia la polemica politica dopo la manifestazione di questa mattina davanti al Tribunale dei Minori di Torino organizzata dall’Associazione Nazionale ‘Graziani Adelina per i diritti umani’ e da un comitato di genitori affinché “vengano riviste tutte le vicende dei bambini strappati ai loro genitori naturali al fine di garantire il loro diritto a crescere ed essere educati nell’ambito della loro famiglia” e che ci siano più controlli nelle strutture case famiglia “senza preavviso”, per scongiurare a “Torino un caso Bibbiano”. All’iniziativa ha aderito anche il comitato cittadino ‘Torino Tricolore’, considerato da Luv e Partito Democratico emanazione di CasaPound. “Un mese fa abbiamo supportato i padri e le madri torinesi vittime di ingiustizie che ricordano drammaticamente gli accadimenti di Bibbiano – spiega Matteo Rossino, portavoce di Torino Tricolore – e oggi siamo tornati in piazza perché questa scabrosa vicenda non cada nel dimenticatoio”. Per il segretario regionale Pd Paolo Furia e per la consigliera regionale Dem Monica Canalis il fatto che “CasaPound stia manifestando contro gli allontanamenti è la prova che il disegno di legge ‘Allontanamento zero’ della Giunta Cirio ha profonde radici nella galassia dell’estrema destra, quella che ritiene che i minori appartengano ai loro genitori, a prescindere dalla loro idoneità educativa ed affettiva, e che i legami di sangue siano il criterio guida. Cirio si dissoci e prenda le distanze da CasaPound”. “La manifestazione di Torino Tricolore e CasaPound è l’ennesimo segnale di quella fantasia di complotto che l’estrema destra ha fatto sua, in cui la famiglia naturale è sempre e comunque il luogo d’elezione mentre servizi, tribunali e famiglie affidatarie sarebbero una cricca di orchi e ladri di bambini. Della tutela di bimbi e bimbe, della loro salute fisica e mentale, della loro serenità affettiva e della loro educazione a questa gente non importa nulla”, sostiene in una nota il capogruppo di Liberi Uguali Verdi, Marco Grimaldi. “L’estrema destra usa le stesse parole dei consiglieri regionali, parlando di un ‘caso Bibbiano’ in Piemonte – aggiunge – Io continuo a pensare che l’urgenza sia quella di tutelare il minore, non la sua famiglia biologica: servono persone idonee oltre che disponibili e non sempre la famiglia di appartenenza è il luogo giusto. A chi fomenta questi deliri con parole e azioni dovrebbe rispondere la Giunta regionale, ma il problema è che proprio lì si è originato questo clima… Il disegno di legge Allontanamenti zero va ritirato, ora”.