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sabato, 27 Luglio 2024

Torino 2021, Boccia (Pd): “Entro fine mese decisione su candidato”. E sull’alleanza con M5s: “Serve superare alcuni tabù”

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Giulia Zanotti
Giulia Zanotti
Giornalista dal 2012, muove i suoi primi passi nel mondo dell'informazione all'interno della redazione di Nuova Società. Laureata in Culture Moderne Comparate, con una tesi sul New Journalism americano. Direttore responsabile di Nuova Società dal 2020.

“Le primarie le abbiamo nel Dna, ma non è detto che questa volta possa essere necessario”. Si prende ancora qualche giorno per decidere sul candidato sindaco di Torino Francesco Boccia, responsabile degli enti locali del Partito Democratico, dopo la due giorni torinese in cui ha incontrato le segreterie per definire la strada verso le amministrative d’autunno. 

Dunque, le somme non sono ancora state tirate, ma ci vorrà ancora poco: “Entro fine mese si definirà se scelta sarà fatta da organi partitici con una coalizione unita e convinta nella scelta del candidato. O se ci affideremo alla primarie”. “In questo caso – prosegue Boccia – stabiliremo i tempi di primarie condivise, ma la piattaforma per svolgerle online è pronta”.

“Abbiamo a cuore Torino e vogliamo che abbia un importante ruolo in Europa” prosegue Boccia che fa anche riferimenti al sondaggio che il Pd nazionale ha commissionato ieri a Ipsos: “Dal sondaggio è emerso che il Pd è il primo partito della città e questo ci riempia di responsabilità perchè vogliamo una Torino che fa di innovazione, integrazione, modernità e cultura sostenibilità un punto fermo. Mentre siamo molto preoccupati per come la destra di Fratelli d’Italia e Lega si nasconda dietro la figura Damilano. E’ nascondere la polvere sotto il tappeto”.

Venendo al tema delle possibile alleanze con il Movimento 5 stelle Boccia tende la mano ma non senza qualche paletto. “Per fare un’intesa bisogna essere allineati sulla stessa visione della politica cittadina. In questi cinque anni ci sono stati punti di contatto ma anche tante divergenze. E tuttora i Cinque Stelle hanno dei tabù che vanno superati per una corretta alleanza”.

Insomma, nessun alleanza al primo turno, ma il futuro sembra proprio essere quello. Non a caso nell’agenda torinese di Boccia c’è stato anche un incontro con la sindaca Chiara Appendino “con cui ho un ottimo rapporto”. “Con Conte e Letta lavoriamo alla costruzione di un campo largo nel 2023, ma questo non vuol dire che è scontato farlo sui territorio. Sui territori si costruiscono alleanze su base visione comune che hanno forze politiche”.

Detto in altre parole, il Pd sembra essere pronto ad aprire la porta, ma a patto di uno sforzo anche dall’altra parte: “Tocca alle forze del territorio costruire punti di contatto. Non so se il Movimento 5 stelle è pronto ad andare oltre temi come il no alla Tav che è un elemento decisivo per l’alleanza. Forse è un nodo che si scioglierà dopo il primo turno”.

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