Un organico carente per quanto riguarda le figure amministrative necessarie per il buon funzionamento della macchina. È quanto fanno notare i revisori dei conti del Teatro Regio nel corso di un’audizione in Comune in attesa della nomina di un commissario straordinario.
“La Fondazione – hanno spiegato i revisori – è sprovvista di un direttore generale e di un responsabile amministrativo e di controllo, ruoli in parte esercitati dal Sovrintendente e in parte da consulenti esterni. La struttura risulta dunque sprovvista di elementi primari per il buon funzionamento della macchina amministrativa”.
Nello specifico dei conti dell’ente lirico i revisori hanno invece sostenuto che è necessario rivalutare alcune voci: le poste patrimoniali dell’immobile di via San Francesco da Paola ceduto a zero euro al Conservatorio, e tre capannoni di strada Settimo, utilizzati per le scenografie sono state rettificate.
“Le tabelle ministeriali – hanno spiegato – prevedono un’aliquota di ammortamento annuo del 15,5%, ma sono state contabilizzate in bilancio soltanto al 2%”. All’audizione era presente anche l’ex sovrintendente del teatro William Graziosi.