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sabato, 27 Luglio 2024

Tagli alla cultura, Lavolta: “Responsabilità scaricata sui singoli musei”. Bragantini: “Le risorse non si trovano cammin facendo”

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Giulia Zanotti
Giulia Zanotti
Giornalista dal 2012, muove i suoi primi passi nel mondo dell'informazione all'interno della redazione di Nuova Società. Laureata in Culture Moderne Comparate, con una tesi sul New Journalism americano. Direttore responsabile di Nuova Società dal 2020.

di Paolo Pazzi

Prosegue la querelle sul destino dei lavoratori dei musei torinesi preoccupati per le conseguenze dei tagli alla cultura. Tra questi vi sono quelli del Museo del Risorgimento il cui appalto scadrà a fine giugno.
Una delegazione di lavoratori è stata ricevuta dagli assessori Francesca Leon (Cultura) e Alberto Sacco (Commercio). I due esponenti della Giunta Appendino nel corso dell’incontro hanno assicurato impegno e attenzione verso le loro istanze senza fissare scadenze. Un impegno di informazione verso i sindacati in primo luogo sulla bozza della nuova convenzione in discussione. Questo a differenza di quanto recentemente registrato verso i dirigenti comunali la cui generale e importante riorganizzazione ha visto le relative rappresentanze sindacali essere informate solo a giochi fatti.
Il sindacato è preoccupato anche per le voci che parlano di gare d’appalto scorporate per singola realtà museale con un impegno su base annuale.
La deputata del Partito Democratico Paola Bragantini, dopo aver incontrato la delegazione dei lavoratori, ha così commentato: «Quello che preoccupa maggiormente è l’indeterminatezza che caratterizza l’intera situazione», precisando: «Quando un assessore lega l’impegno sulla base di quello che succederà nel corso dell’anno c’è d’aver paura dato che le risorse non si trovano “cammin facendo” e non si capisce quale strada si intenda percorrere per risolvere la questione, considerando anche il fatto che la scadenza dell’appalto era da tempo nota». Si tratta di un approccio già noto per l’opposizione che rileva come la Giunta nei suoi impegni non chiuda mai completamente le porte, dopo gli annunciati tagli, secondo una logica per la quale se nel corso del tempo si dovessero trovare dei fondi si rimedierà.
In Consiglio comunale l’opposizione ha manifestato apprensione per la linea intrapresa dalla Giunta: «Abbiamo fatto presente la nostra contrarietà verso scelte che giudichiamo dannose» dice il vicepresidente del Consiglio comunale Enzo Lavolta, precisando che «la Giunta deve prendere decisioni che tengano conto della necessità di assicurare i servizi, tutelando i lavoratori con le dovute e adeguate clausole sociali. Mentre oggi pare che intenda solo scaricare sui singoli musei e loro direttori la responsabilità di quanto si registra».

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