È affidato ai carabinieri del Ris di Parma il compito di fare chiarezza su quanto accaduto nella villetta di via Ferrari 13 a Caselle Torinese, dove una coppia di coniugi sessantenni e l’anziana madre della donna sono stati trovati senza vita, uccise a coltellate.
Già perché non ci sarebbe nessun motivo apparente per questa tragedia di una famiglia come tante. Come nessun elemento utile sarebbe emerso dalle 13 ore di interrogatorio del figlio della coppia.
Maurizio Allione, infatti, è stato sentito dagli inquirenti fino alle 3 della scorsa notte. Un lungo colloquio per ricostruire gli ultimi giorni della sua famiglia: Maurizio era partito sabato scorso per una vacanza sulla neve in montagna con la fidanzata e non sentendo più i genitori aveva chiesto a un amico di andare a verificare se stessero bene, spiegando lui anche come disattivare l’allarme ed entrare dal retro della villetta.
Una versione dei fatti che sembra reggere anche dopo un interrogatorio fiume e che è confermata anche dai racconti della fidanzata. Aspetterà dunque ai tabulati telefonici verificare dove si trovava Maurizio Allione negli ultimi giorni.
Giorni, appunto, non ore. Si perché incerta è anche la data del triplice omicidio. Quello che è sicuro è che l’ultima copia di un quotidiano comprato dalla famiglia risale a venerdì 3 gennaio, poi più nessuno ha visto o sentito i coniugi o l’anziana.
Un mistero che si spera i carabinieri del Ris possano risolvere. Così come spetterà loro cercare di capire chi possa essersi intrufolato nella villetta e come. Particolare non indifferente, infatti, è che i due cani della coppia da tutti ritenuti molto aggressivi non abbiamo mai abbaiato e che siano stati legati nel seminterrato. Dunque, che sia stato qualcuno di famigliare a entrare nella villetta e a riuscire a uccidere a coltellate i tre, senza che gli animali si ribellassero?
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